In un post segnalato da Ugo Bardi viene spiegata la natura dei feedback che possono far avanzare rapidamente il riscaldamento climatico e che non sono inclusi nei rapporti dell'IPCC il quale, dunque, per eccesso di prudenza degli scienziati, risulterebbe ottimista nella proiezione degli scenari futuri. Riporto la traduzione integrale della parte rilevante del post segnalato.
Senza i feedback, potremmo continuare a bruciare combustibili fossili e a tagliare le foreste, e la temperatura media globale continuerebbe ad innalzarsi gradualmente, ma così lentamente che le parti più abitate del pianeta rimarrebbero vivibili per ancora lungo tempo.
Ma se "accendete" i feedback (cicli di retroazione) il sistema parte per la tangente.
I feedback sono le fonti naturali di riscaldamento che si attivano alzando la temperatura media globale di solo uno o due gradi Celsius. I principali sono tre.
1) Via via che il ghiaccio e la neve, che riflettono efficacemente la radiazione solare e che coprono la maggior parte delle regioni polari si sciogono, il tasso al quale il calore solare viene assorbito cresce rapidamente su gran parte del pianeta. Stiamo creando un nuovo motore di riscaldamento che non si può spegnere.
2) Il riscaldamento ai poli scioglie il terreno e i fondali costieri ghiacciati (permafrost) nella regione artica, i quali rilasciano enormi quantità di metano che provoca un ulteriore riscaldamento.
3) Gli oceani, via via che si scaldano, rilasciano una parte delle grandi quantità di biossido di carbonio hanno assorbito in passato, semplicemente perché l'acqua più calda può contenere meno gas disciolto.
Questi sono i feedback assassini. Almeno cinque volte negli ultimi 500 milioni di anni il pianeta ha deviato improvvisamente in un clima 5-6 gradi Celsius superiore al presente, e in ognuno dei casi questi feedback sono i primi indiziati.
Non abbiamo bisogno di costruire l'arma che ci uccide. Ci basta premere il grilletto. Ed è con il grilletto che stiamo giocando in questo momento.
Ma quella degli scienziati dell'IPCC è proprio solo prudenza o l'estremo tentativo di nascondere la polvere sotto il tappeto ?
RispondiEliminaSe davvero vi sono anche i rischi di un effetto feed-back (cosa che mi pare convincente), non sarebbe meglio esasperare il messaggio, anzichè sminuirlo ?
In fondo, il futuro del nostro pianeta si gioca proprio sulla capacità mediatica di rendere consapevole la gente prima che sia troppo tardi.
Io più leggo cose del genere, più mi chiedo come abbiamo potuto ridurci a questo punto... abbiamo innescato la tempesta perfetta. Tutto è alla rovescia, tutto è preparato per la rovina.
RispondiEliminaLumen hai ragione da vendere, esasperare il messaggio senz'altro, solo dovremmo vedere sui termini del messaggio. Qui occorre un rovesciamento di valori radicale, se no siamo fritti, è proprio il caso di dire.
Se si esaspera il messaggio catastrofico si ottiene solo il rifiuto e la negazione. E' umano. E' come la situazione di coluii che sospetta di avere il cancro ma preferisce non farselo dire. L'atteggiamento degli scienziati dell'IPCC è semplicemente improntato alla prudenza, ma non per la paura di scatenare il panico, ma per paura di essere contraddetti, il conservatorismo in campo scientifico è un fatto abbastanza noto e comune.
RispondiEliminaSenz'altro, occorre solo vedere se un certo margine per esasperare ci sia o meno, prima di arrivare a quella reazione. Io ho sentito la notizia del rapporto attraverso i tg, e la storia veniva sempre ripetuta negli stessi termini: le previsioni sono queste, e l'uomo è responsabile. Però quella parola lì, sovrappopolazione, non vuol venire fuori. Magari se i signori dell'IPCC provassero anche a dire il perché del riscaldamento globale, forse anche i media lo riporterebbero. La prima cosa è parlarne.
EliminaUna parte d'umanità, che potrebbe essere calcolata tra un decimo fino a nove decimi, è inadatta alla lunga vita su un pianeta come la Terra.
RispondiEliminaQuesta sembra ormai la verità emergente degli ultimi tre,quattro secoli, e ancor più, tre quattro ultimi decenni.
Se questa è la verità più pura che dobbiamo accettare, allora saggio è prepararsi ad una immane ecatombe.
Parola che significa in origine "sacrificio di cento buoi"
In linea di principio, sarebbe possibile sventare la necessità di questo sacrificio, ma in pratica dovrebbe avvenire un prodigio planetario.
Ovvero la cosciente consapevolezza, in contemporanea, da parte di miliardi di persone, dello stato dell'arte in cui versa l'intera comunità umana.
Appena raggiunta questa consapevolezza, in modo istantaneo, rispetto ai tempi dell'evoluzione e delle ere climatiche e geologiche, occorrerebbe l'accettazione senza riserve delle azioni indispensabili a a ridurre al minimo l'inevitabile sacrificio di vite umane e non solo umane, e passare il guado oltre il quale la civiltà può proseguire.
Questo prodigio appare impossibile, sebbene sia estremamente improbabile, anche solo conoscendo un poco della lunghissima storia umana.
E' da mezzo secolo che abbiamo evitato una guerra termonucleare, e ciò, per chi se ne intende un minimo di geopolitica, è già un fatto prodigioso.
L' irresistibile tentazione per la "cupio dissolvi" è lo strumento di demoniaca potenza per impedire
che il prodigio si compia.
Dal punto di vista dell'universo, "sic transit gloria mundi" e chissà quante glorie devono ancora sorgere e tramontare in luoghi che la gran parte di noi non riesce nemmeno ad immaginare, tanto sono lontani da casa nostra.
Ma ognuno di noi è in corrispondenza biunivoca con ogni particella dell'universo stesso, sebbene questa affermazione richieda un atto di fede estremo per essere creduta.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Scenderemo nel gorgo muti.
Cesare Pavese si uccise, forse perchè non osò guardare quel gorgo con un sorriso beffardo, ma solo con una smorfia di lancinante dolore.
Ma noi, ancora guardiamo la luna e accendiamo falò
E d'uno come lui con infinita nostalgia manteniamo memoria.
Marco Sclarandis
caro Marco, mio padre morì con un sorriso beffardo, forse perchè il Duce i suoi comandanti tedeschi, (era un assaltatore al comando delle forze d'assalto germaniche) gli fecero vedere la morte tante di quelle volte che alla fine non gli faceva nessuna paura. Mi dispiace che invece Pavese e chissà quanti di noi vivano terrorizzari dalla fine dei loro giorni. Ognuno ha il suo carattere ed il suo destino.
Eliminaerrata corrige: era in un reparto italiano di assaltatori che l'esercito italiano aveva messo agli ordini dal comando tedesco
EliminaAnche un Rapporto IPCC più "catastrofico" e meno prudente (ad es. sul tema dell'esplosione demografica umana) ha bisogno di essere metabolizzato da classi politiche locali, nazionali e globali illuminate e lungimiranti, pronte a rischiare l'impopolarità per non essere antipopolari ... ma i leaders politici generalmente ragionano sul breve-medio periodo (a cominciare dalle scadenze elettorali) e difficilmente accettano di "spendersi" su questioni che, come quelle di cui qui si sta trattando, si proiettano su tempi medio-lunghi, anche se i primi nefasti segnali del cambiamento climatico sono già ampiamente visibili ... senza contare che i poteri forti economici e religioso-confessionali tendono costantemente a "mettere i bastioni tra le ruote" ad ogni piano di intervento che scavalchi in partic.re il loro tetragono dogma della crescita (rispettiv.te dei consumi e della popolazione)...
RispondiEliminaLa scelta dell'IPCC mi appare perfettamente ragionevole.
RispondiEliminaIl discorso dei feedback non è "hard science". Sappiamo abbastanza poco su questi feedback. Sappiamo che ci sono, sappiamo un pressapoco come funzionino, abbiamo esempi storici in cui un "grilletto" di 2-3 gradi ha fatto scattare un cambiamento di 10 e più gradi, su tempi di meno di un millennio (non sappiamo QUANTO meno), poi rientrato nel giro di decine-centinaia di migliaia di anni con il riassorbimento graduale dei gas serra emessi. Sono stati cambiamenti estremamente rapidi, per cui non registrati con sufficiente precisione nella stratigrafia geologica, e quindi con margini di incertezza enormi.
Se l'IPCC li avesse tirati fuori, ci sarebbe stato chi avrebbe controbiettato con modelli, teorie alternative, incertezze, feedback negativi, il tutto con ottime ragioni scientifiche. Il messaggio per l'uomo della strada (o il politico) sarebbe stato che la scienza è divisa, non ci si capisce nulla, e quindi il tutto è poco più di una bufala di scienziati catastrofisti. Non che non succeda con la versione attuale del rapporto, ma diventa più difficile, ancorandosi alle cose più certe.
Ma se per l'IPCC questa è una scelta obbligata, altri (noi) possono dire che quella è la versione ottimistica. Quello che succederà di sicuro se non si fa nulla. Che so, estati in Italia con 50 gradi all'ombra, scioglimento completo dei ghiacciai alpini, siccità. La versione pessimistica, se si realizzano alcuni PROBABILI (anche se non certi) eventi, è inverno a Firenze con minime a 20 gradi, ed estati a 60.
non credo che il pianeta possa sopportare un cambiamento così radicale. Forse finirà come Venere, Marte o il pianeta disintegratosi che si trovava tra Marte e Giove e di cui rimane la fascia di asteroidi. Per quel che riguarda l'arma della fine del mondo, già esiste: si chiama termonucleare al cobalto. Oppure si chiama fusione di 450 centrali nucleari per urto di nuvola di plasma coronale solare con la terra. Già solo la fusione di quelli di Fukuscima può avere conseguente da fine del mondo, se continuano a emettere radionuclidi. Se ci riuscite, cominciate a pregare.
EliminaNon è detto che ciò che appare ragionevole sia anche giusto.
EliminaMa quando nei secoli passati avvenivano variazioni climatiche in più o in meno e non c'erano le fabbrichette e le automobiline... a chi si doveva dare la colpa dell'autodistruzione del pianeta?? Forse sarebbe il caso di rivedere la teoria dell'Uomo Colpevole e riflettere con più calma che esistono altri fattori a contribuire alle variazioni climatiche, come per esempio la nostra stella principale, che è il Sole. Certo... questo significherebbe smontare in un colpo solo tutte le teorie catastrofiste del GW e questo rovinerebbe i costosissimi piani di contenimento delle Emissioni. Ma tant'è
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RispondiEliminaBelzebou 01 ottobre 2013 22.31,
RispondiEliminaTu vò ffà 'o scienziato senz'aritmetica.
Quali e quanti secoli?
Quali e quante variazioni climatiche e di quale entità e durata?
Lo sai perchè 1+1 fa 2 ?
Perchè se non facesse 2, allora quanto farebbe?
Eh no Belzebou, tienti pure la critica alla teoria dell'Uomo Colpevole, critica che se vuoi esporre in tutto il suo splendore filosofico, puoi sempre fare ed avere anche un piccolo pubblico adorante, ma se vuoi fare lo scienziato incompreso, stai attento che ti aspetta una sorte triste e amara.
Marco Sclarandis ( nel commento eliminato m'ero dimenticato la firma))
Se mi passate la battuta, è ovvio che mr. BELZEBOU non si preoccupi del Global Warming.
RispondiEliminaStando già in un posto caldissimo come l'Inferno, cosa volete che importi qualche grado in più ?
belzebù, alias satana significa in aramaico, l'avversario, il nemico, l'imbroglione, il mentitore, il bugiardo. Dare credito a uno che si appella a satana è almeno da masochisti. Comunque almeno non sono il solo che ne manifesta l'esistenza, anche se in chiave opposta alla mia di opposizione, cioè di proposizione, che, normalmente avviene in modo molto riservato, ma come si dice: "il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi".
RispondiEliminaSenti buonuomo, è la sua tesi che non merita credito, cosa c'entra il nick che si è scelto?
RispondiEliminaAnche sopportare te è da masochista, con le tue pastorali e il tuo dio del cavolo. Eppure sei sopportato.
Cinque possibili modi di tradurre dall'aramaico, un proverbio, però esiste, certo, e tanti saluti all'IPCC.
Dio è il Misericordioso, satana l'invidioso ed il superbo. Poi se uno vuole vivere da bruto, invece di seguire virture e canoscenza, ovviamente credendosi in un impeto di superbia all'altezza di Dio stesso, è libero di farlo. Se ha fortuna o un miracolo può sempre cambiare. Allora auguriamoci di cambiare in meglio.
EliminaOddio, se il tuo delirio si riferisce a te, auguriamocelo per davvero.
RispondiEliminala Santa Croce era già al tempo di S.Paolo considerata pazzia e delirio per i pagani come anche te sei e poi il delirio di cui parli dove lo hai letto? Lo hai sognato nei tuoi incubi?
EliminaEcco, adesso è il turno della croce, prima di dio e diavolo, e questo da un post sul surriscaldamento globale. Ci manca solo l'elogio di Claudia Koll e del calendario di frate Indovino. Ora vedi da dove?
EliminaCredimi, nel tuo interesse: non incanti nessuno, te lo hanno già detto. Ogni scusa è buona per tornare a coppe, lascia perdere. E non perdere il tuo candido aplomb, non mi dare questa delusione. Ciao.
ti voglio confessare un piccolo segreto: ho scoperto che il demonio si diverte con noi, come il gatto con il topo. A me non piace fare il topo, ma nemmeno il gatto. Secondo te, sarà possibile?
EliminaMa che ci fa questo "mago" in un covo di perversi malthusiani nemici del genere umano? Che però sono almeno ospitali. Io però il cinese non lo capisco.
RispondiElimina<< covo di perversi malthusiani nemici del genere umano >>
RispondiEliminaBellissima definizione, che Luca dovrebbe mettere come sottotitolo del blog (scherzo, eh...).
Cosa ci fa qui il Mago ? Magari cerca di convertire le nostre anime nere.
O magari riesce ad essere contemporaneamente cristiano e malthusiano. In fondo, Malthus non era forse un pastore anglicano ?
purtroppo la gente parla spesso a vanvera senza informarsi e studiare, perchè S.Paolo consiglia ai cristiani di rimanere come lui nella castità e solo se non ce la fanno di sposarsi, anche se così dovranno sopportare molte pene, proprio come toccano a chi si sposa oggigiorno. Si potrebbe dire che il primo malthusiano sia stato proprio lui. Anche Gesù ha consigliato la castità. Semmai è il principe di questo mondo, satana, che, spingendo alla lussuria e agli istinti, ha portato il pianeta creato da Dio, sull'orlo della distruzione anche a causa della sovrapopolazione, ma più a causa dei comportamenti distruttivo consumistici indotti, sempre da lui, con la superbia, l'invidia, l'ingordigia e altre cosucce da niente, come l'energia e le bombe nucleari, che non c'entrano proprio un cavolo con la Santa Religione (che significa seguire Dio, che è virtute e canoscenza, come diceva il sommo vate) .
EliminaIl moderatore intervenga: alcuni commenti sono veramente fuori luogo, da Radio Maria. Si può essere ospitali e cortesi, ma a un certo punto bisogna anche invitare certuni a desistere, a non importunare più. O bisogna chiamare l'esorcista?
RispondiEliminaNon mi toccate Mago. Non ne condivido molte cose, ma qui potrà sempre scrivere.
RispondiEliminaE' un troll, Luca. Uno si firma Belzebù e quello ci rifila una lezioncina sul termine e sul suo referente, un altro ricorda che Malthus era un pastore anglicano e lui tira fuori la storia del celibato evangelico. Usa il tuo blog per il suo catechismo, del resto gli importa poco o niente. Nessuno ti sta dicendo di bannarlo, però vedi ogni tanto quello che scrive. Certe volte sembra veramente di stare a sentire Radio Maria, ha ragione Sergio.
RispondiEliminaTroll? Non ci avevo ancora pensato ma è possibile. Comunque ho capito quasi subito che non vale la pena rispondergli e non lo leggo nemmeno più. Sono interventi così a cazzo che non capisco proprio come uno scienziato come Pardi ci trovi gusto.
Elimina"Senza croce siamo cristiani da pasticceria."
RispondiEliminaChi l'ha detto? Mago o Bergoglio?
P.S. Come pasticciere mi sento offeso. Le mie paste sono fatte bene e con prodotti genuini e sono anche molto richieste. I miei babà piacciono di più dei vaniloqui buonisti a buon mercato, signor Bergoglio.
già ai tempi di S.Paolo c'erano già motivi per vergognarsi di essere cristiani: infatti esorta Timoteo a non vergognarsi di annunciare il Santo Vangelo, perciò capisco quelli che ce l'hanno con la religione cristiana e con la chiesa. Anche a me alcuni cattolici ne hanno combimate di cotte di crude, ma sempre S.Paolo avverte di non prendersela con gli esseri di carne, perchè secondo lui, e anche secondo me, le loro azioni non sono farina del loro sacco, ma del demonio. Poi se qualcuno, credendo di essere più furbo, sensibile ed intelligente di me e di tutti gli altri che hanno seguito con vera fede Gesù, alcuni diventando veri santi, non come quelli canonizzati recentemente, cha Da Wojtila in poi ne hanno fatti più che nei 2000 anni precedenti, , vuole rinunciare alla sua coscienza profonda e vivere da superficiale, se ne assume le responsabilità. Ognuno ha il diritto di vivere come vuole. E se ne vedono i risultati.
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