Ho passato gli ultimi 15 anni della mia vita ad arrovellarmi sul tema del collasso della società industriale globale. Un evento che adesso considero inevitabile, ma i cui tempi, nel breve, saranno scanditi non dal raggiungimento dei famosi Limiti dello Sviluppo (picco del petrolio, dei minerali ecc), ne dal superamento dei confini ecologici del pianeta (clima, perdita di biodiversità, inquinamenti vari), ma, più prosaicamente, dalla questione finanziaria. Non che quest'ultima sia slegata dagli altri problemi, anzi, si presenta proprio come problema perché abbiamo raggiunto il punto in cui (qualcuno lo chiama era dei rendimenti decrescenti) in media il sistema globale non può più crescere e quindi crescono solo quelli che hanno accumulato un vantaggio tecnologico o sociale o politico, mentre gli altri stentano, decrescono o collassano. Per ora l'Italia sembra nella schiera di quelli che stentano. Secondo alcuni la resa dei conti per noi italiani non è lontana e l'ora X scoccherà con il fallimento del sistema bancario (che ci hanno continuato a descrivere come il più solido del mondo) tenuto artificialmente in vita dalla BCE di Draghi. A me sembrano analisi abbastanza credibili, ma sarebbe necessario approfondire e molto l'argomento. Tuttavia c'è un grafico che evidenzia in modo molto chiaro la specificità del caso italiano ed è quello in fondo a questo post (pubblicato da Stefano Bassi sul suo blog).
C'è qualcosa al lavoro nel nostro paese a partire dal 2011 che non è presente o è meno importante negli altri paesi del G7. Una volta tanto siamo all'avanguardia. Facciamo da apripista nel collasso del sistema economico globale. Forse è arrivato il momento di dire "organizziamoci" a prescindere da quello che succede il 4 dicembre.
OK, in Italia uno o più fattori giocano in modo diverso rispetto agli altri paesi del G7. Pur ricordandoci che il PIL è un indicatore molto parziale, il grafico è impressionante. Ma serve a poco se non si sa quale. Qualcuno ha un'idea in proposito?
RispondiEliminaexit or not exit?
EliminaSiamo il paese con piu' energie rinnovabili e che fa piu' riciclo di quelli dell'elenco, e probabilmente anche quello con le leggi piu' severe per tutto cio' che attiene ambiente e salute.
EliminaMagari dipende da questo.
Quando inizia il precipizio, inoltre, va al governo l'autistico campione nazionale delle tasse persino in questo paese, Monti.
:)
La cosa divertente e' che Monti fu promosso prima senatore a vita e poi presidente del consiglio perche' ando' da Napolitano a presentare un piano seguendo il quale il rapporto debito/pil sarebbe calato di 15 punti in tre anni: Il grafico mostra com'e' andata: esatta la cifra, opposto il segno.
EliminaSe questo e' il risultato che ha saputo ottenere quello che era considerato uno dei migliori tecnici con le massime capacita' di previsione e pianificazione, immagino gli altri.
Per quanto riguarda il resto che ho detto, vorrei anch'io che fosse una battuta, ma non lo e': chiunque conosca da vicino il mondo del lavoro sa che abbiamo la burocrazia piu' perfetta e folle probabilmente del mondo "civile" per quanto riguarda la preservazione dell'ambiente e la sicurezza, peccato pero' che non tenga conto della realta', consista in montagne di carte e tasse e incentivi/disincentivi percepiti come francamente vessatori, e finisca per distruggere l'economia del paese salvo che di quelli che si occupano di vessazioni, norme e burocrazia, spostando i problemi che vorrebbe curare altrove nel mondo, aggravandoli nel complesso.
Nella mia citta', ad esempio, hanno creduto di risolvere certi problemi mettendo i lucchetti elettronici alimentati a fotovoltaico ai cassonetti delle immondizie... con l'unico risultato concreto, oltre che di suscitare l'ilarita' generale - il lucchetto sulla cassaforte delle immondizie converrete che un po' fa ridere - di far lievitare a dismisura la tassa sulle immondizie.
Ma non doveva succedere che il recupero e il riciclo si sarebbero ripagati da se' e anzi avrebbero dato un cospicuo guadagno?
Dopo accurate analisi si e' visto che il problema naturalmente consiste nel fatto che non ci sono abbastanza lucchetti - non per scherzo, dopo quello sull'indifferenziata, visto che i problemi restano, metteranno anche quelli sui bidoni della differenziata...
Con la sola retorica, unica cosa in cui siamo campioni mondiali, si fa poca strada, e a volte in retromarcia.
Ciao
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