Nel mio comune, Pontassieve in provincia di Firenze, con la sponsorizzazione dell'amministrazione comunale, è nato un sistema per sussidiare l'irresponsabilità riproduttiva dei pochi che non hanno capito che su questo pianeta, e anche in questo territorio comunale, siamo in troppi. Si chiama Family Card. Ne hanno parlato stasera al TG3 regionale con inusuale dispendio di tempo. Ma, per vie traverse che non sto a raccontarvi, io lo sapevo già! Non potevano chiamarla Carta Famiglia, faceva troppo catto-comunismo reale. Vuoi mettere Family Card? E' una carta sconto per chi ha tre figli o più utilizzabile nei negozi e nei servizi del territorio comunale.
Forse sarebbe d'uopo ricordare ai nostri amministratori che l'Impronta Ecologica è determinata da tre fattori:
la Popolazione, il Livello dei Consumi e il Livello Tecnologico. Con questo genere di iniziative si incoraggia l'aumento di un impronta ecologica umana già oltre ogni livello di guardia, con ben due contributi: quello demografico, e quello dei consumi.
Il tutto viene presentato come concreto aiuto alla famiglia dando per scontato che la famiglia numerosa sia un bene per tutti. Naturalmente destra e sinistra sono indistinguibili. Tutti tesi a ""rilanciare l'economia" e cioè il consumo e la crescita, non vedono, destra e sinistra, una spanna oltre il proprio naso. Impegnati a perpetuare il paradigma totalizzante della crescita economica.
Ma la cosa che duole di più, non è lo squallore quotidiano del nulla politico che si trova fra Storace e Ferrando (nessuno escluso), ma il fatto che l'unico partito politico che ha, in passato, dimostrato di capire l'entità del problema demografico, il Partito Radicale di Marco Pannella, abbia ormai rinunciato a dire alcunché sul tema. Incapace di ritrovare lo slancio delle grande battaglie anche il partito di Pannella, si è adagiato nel suo ruolo "accettabile" di promotore di diritti tanto sacrosanti quanto totalmente inutili nella convergenza dei fattori che determinano la catastrofe ecologica e sociale in atto.
Penso che ancora una volta conti l'opinione della Chiesa e siccome questa la pensa come la pensa, allora aiutiamo le famiglie irresponsabili. E dico irresponsabili anche perchè, appunto, se ne fanno carico altri.
RispondiEliminaLuca, ormai è palese che ci stiamo dirigendo a tutta birra verso una catastrofe, altro che rientro dolce: ovunque le persone pensano solo ad inseguire il sogno irrealizzabile della crescita infinita pensando che il mondo sia rimasto ancora come quello raccontato dai loro nonni. Ma tenere la testa impegnata mentre si aspetta l'ineluttabile è sempre cosa buona.
RispondiEliminaAd ogni modo proprio segnalo che proprio stasera si è conclusa la conferenza di ASPO a Bruxelles (http://aspoitalia.blogspot.com/2011/04/aspo-mission-impossible.html)
Cosa è stato detto lo puoi immaginare, inutile aggiungere altro.
Un saluto
Mau
Ho già segnalato l'iniziativa popolare dell'associazione ambientalista svizzera Ecopop volta a contenere l'incremento demografico entro limiti più o meno accettabili (lo 0,2% ogni tre anni). Per ottenere questo risultato basterebbe limitare l'immigrazione: ogni anno lasciano definitivamente la Svizzera - per i più svariati motivi - tra le 60 e le 80'000 persone (è una costante). Emigrano naturalmente anche gli Svizzeri. L'immigrazione dovrebbe attestarsi più o meno sulle stesse cifre: il saldo sarebbe in parità e l'incremento demografico nullo o minimo.
RispondiEliminaEbbene i cosiddetti Verdi hanno già prese le distanze da questa iniziativa. Di limitare l'immigrazione non ne vogliono sapere: la Svizzera deve essere aperta a tutti coloro che lo desiderano (nei loro statuti postulano la libera circolazione universale). La Svizzera sta diventando ormai una grande metropoli.
Negli anni Settanta il professor Kneschaurek aveva previsto 10 milioni di abitanti per il 2000. Questa visione d'incubo non si è per fortuna realizzata.
Purtroppo siamo però già oltre gli 8 milioni e i 10 milioni non sono più tanto lontani - con la benedizione di destra e sinistra, cosiddetti Verdi, padronato, governo e ovviamente le varie chiese.
L'anonimo precedente è il sottoscritto (avevo dimenticato d'indicare il mio nome).
RispondiEliminaDove non arrivano i freni preventivi, arrivano quelli repressivi.
RispondiEliminaLa prima vittima della carestia e' la tolleranza, la seconda l'ordine sociale.
Chi assaggia la FAME lo ricorda, e se sopravvive, abbandona ogni comportamento
autolesionista.
I bambini di quelle famiglie, purtroppo, pagheranno l'incoscenza dei genitori nel modo
piu diretto.
Molto tempo fa', un grande toscano ha
detto: " Non prevedere, e' gia piangere "
Luca, non pianga, Lei la tempesta l'ha vista arrivare, chiami al riparo e pensi al dopo.
Sottoscrivo dalla prima all'ultima lettera del post.
RispondiEliminaSul problema demografico la politica è un monolite. Chi si dice laico non sa, non vede, non pensa; alla prova dei fatti, su questo punto, sono tutti cattolici.
Non vorrei disturbare i tuoi sogni, ma dubito fortemente che uno decida di incrementare la sua prole per poter usufruire della family card. Mi sembra invece un sano aiuto a chi, avendo 3 figli, ha livelli di spesa molto alti, livelli di spesa che possono essere veri drammi in questi periodi di crisi.
RispondiEliminaCaro Luca,
RispondiEliminaconsiderati non solo il generale disinteresse per la bomba demografica da parte della gente comune, dei politici, degli intellettuali, degli Stati, della maggior parte degli scienziati (Rubbia pensa al CERN, Hawking ai buchi neri e Zichichi a Gesù bambino e agli asteroidi che potrebbero colpire la Terra), ma anche l'aperta ostilità per la questione da parte del capitale e dei fondamentalisti religiosi e una generale avversione a farsi prescrivere il numero dei figli, non converrebbe rassegnarsi e rinunciare a battersi per una causa ... persa? Mi sembra che davvero non ci sia più niente da fare. Solo un crash può fermare l'andazzo attuale (psicosi della crescita economica e demografica illimitate).
Ci resta il piccolo cabotaggio ovvero escogitare strategie di sopravvivenza individuale o di gruppi ristretti.
Due scienziati (un economista e un ecologo) si chiedevano appena dieci anni fa (in "Assalto al pianeta - Sviluppo economico e crollo della biosfera"): "Cosa faremo dei 550 milioni di automobili che circolano attualmente nel pianeta quando non ci sarà più benzina?"
Una decina d'anni dopo il parco auto mondiale è quasi raddoppiato e si prevedono 2,5 miliardi di automobili per il 2025 (fra quattordici anni!). È semplicemente pazzesco. D'altra parte con che diritto vorremmo impedire a indiani, cinesi, brasiliani e domani anche agli africani di motorizzarsi, noi che continuiamo ad andare in macchina? È chiaro ormai che solo il calo della produzione di petrolio o una spaventosa impennata del prezzo potranno fermare o frenare la motorizzazione globale.
E la demografia? Chissenefrega. Il capitale vuole continuare a fare profitti, la Chiesa vuole figli à gogo e la gente comune vuole più consumi e l'automobilina (però anche acqua, cibo e aria puliti, i Verdi persino un ambiente intatto - schizofrenia totale).
Facciamola finita e smettiamo di farci ridere dietro o di essere considerati dei nazisti che vogliono ridurre la popolazione (ovviamente eliminando gente).
Magari un sano aiuto potrebbe servire a te, che dici?
RispondiEliminaIl post è imperniato sul concetto di impronta ecologica, quello è il problema alla base di tutti gl'altri: l'umanità grava sul pianeta in modo insostenibile. I "livelli di spesa" delle famiglie con 3 figli (o più, non essere tanto indulgente, c è gente che al 2011 ne ha ancora di più) si traducono in livelli di spesa per l'ambiente: in degrado ambientale. Tu preoccupati solo della spesa della bella famigliola numerosa, mi raccomando, che importa il collasso dell'ecosistema. Un giorno, a fronte della tua bella family card, ci saranno scaffali vuoti nei supermercati. Non dire mezza parola sull'overshoot, fregatene che il post si occupi di questo: avanti così che vai bene, tu, il comune di Pontassieve e il mondo intero.
Ti faccio notare quel "si incoraggia" l'aumento dell'impronta ecologica... non si tratta di far più figli per usufruire della carta; è che la carta premia gli irresponsabili. L'alta natalità deve essere disincentivata, cerchiamo di non equivocare.
Ad ogni modo, i tuoi dubbi -no, i tuoi forti dubbi- non credo siano un disturbo. No, non credo.
Ciao caro
Beh, se proprio vogliamo parlare di filosofia io non credo che questa sia la prima volta che viene raggiunta una certa civiltà evoluta. Penso che la Terra, da quell'organismo vivente che è a un certo punto si stufi e, con un gran rutto, si sbarazzi di questo batterio fastidioso chiamato umanità. Tanti miliardi di anni vorranno pur dire un sistema immunitario, o no? E vorrà dire che noi saremo il petrolio dell'umanità futura, con o senza family card.
RispondiEliminaCaro Sergio, sarò anche ripetitivo e noioso, però questa tua vena pietistico-terzomondista stride con la lucidità delle tue analisi.
RispondiElimina"Con che diritto vorremmo impedire...?" E' che viviamo in una realtà tutta fatta di relativo, niente è assoluto a questo mondo. Men che meno il diritto di spostarsi in macchina, e in generale di vivere all'occidentale.
Nel caso specifico, è un diritto condizionato ai numeri di chi se ne assume titolare. Al 1960 eravamo in 3 mld; probabilmente già troppi per la capacita ecologica globale rapportata al benessere dell'occidente, però era ancora una cifra ragionevole. Da allora abbiamo messo altri 4 mld di uomini formica sul piatto, e il 95% di questo rovinoso incremento è stato causato dai paesi poveri. Cioè hanno seguito la via vetero-patriarcale della prole come ricchezza (e più figli hanno, più ricchi sono), che si distanza nettamente dalla nostra che invece di figli ne esige pochi, molti pochi. E adesso, dopo 50 anni, parliamo di una sorta di rientro "di sponda" sulla via dello sviluppo consumistico, la nostra via: non è più possibile, proprio per via dei 4 mld in più.
Dire che non abbiamo quel diritto è dire che non abbiamo il diritto a salvare il pianeta (il pianeta umano, come giustamente diceva Grazia).
Che poi ci ridano dietro, o ci prendano come nazisti, è solo misura della stupidità dei benpensanti. Siamo in troppi, non ci sono storie, e la natura può essere ben più spietata di qualsiasi nazista nell' eliminare gente.
Archinauta, più che un sogno si tratta di un incubo, ma purtroppo non disturba i sogni idioti di troppa gente che non riesce proprio a vedere oltre la punta del proprio nasino.
RispondiEliminaIl tema del cosiddetto sviluppo del terzo, quarto, quinto mondo lo aveva già affrontato in modo efficace Ivan Illich, e la sua conclusione non era certo quella di riproporre per i miliardi di poveri il cammino distruttivo del sistema industriale. Appena ritrovo la citazione la riporto.
RispondiEliminaAvendo passato piu' di un mese in India posso solo consigliare a chi ne abbia voglia di recarsi sul posto e spiegare le problematiche legate all'acquisto di due automobili per famiglia e alla nascita di due, possibilmente tre bambini per coppia.
RispondiEliminaBuona fortuna!
Posso immaginare, ma non potresti essere meno criptico, forse appariresti intelligente lo stesso.
RispondiEliminaPurtroppo si tratta di un andazzo diffuso: anche qua in Liguria Centrodestra, Centrosinistra e Chiesa cattolica all'unisono lamentano costantemente il calo della natalità e l'invecchiamento medio della popolazione, e propugnano vigorosamente incentivi (anche) economici per chi procrea in quantità industriale ... dimenticando (o facendo finta di dimenticare) che la crescente ondata immigratoria afroasiatica, esteuropea e latinoamericana compensa abbondantemente questo calo e abbassa sensibilmente l'età media generale.
RispondiEliminaSono le versioni locali del famigerato 'bonus bebè' clerico-nazionalista ... come se la popol.ne (umana) residente in un dato territorio potesse allegramente aumentare "ad infinitum" e in modo del tutto slegato dalla quantità di risorse ambientali ed economiche ragionevolmente disponibili!
preciso che queste family card non sono legate al reddito familiare...ergo famiglie disagiate ma, ahi loro, con un solo figlio a carico, non potranno avere lo sconto se intendono andare una sera al cinema o mandare il bambino a nuoto, mentre famiglie con alti redditi e 3 o più figli a carico (e garantisco che ve ne sono) potranno anche usufruire di sconti ed agevolazioni....ma questa è l'Italia....
RispondiEliminacecilia
Mi sembra che occorra una riflessione un po più composta sulla questione, visto che noto come in questo blog (come suol dirsi) ve le cantate e ve le suonate, una voce dissonante penso sia salutare.
RispondiEliminaNon sono stato io ad etichettare una family card come incentivazione delle nascite, ma si legge chiaramente dal post... ed è un'affermazione del tutto ridicola. Direi che anche sul lato dell'incentivazione dei consumi ho dei forti dubbi sulle potenzialità d'impatto di un simile stratagemma.
Quelo che guida le giovani coppie a non avere figli non è affatto la coscienza della propria "impronta ecologica", ma la voglia di poter continuare a permettersi un certo stile di vita, fatto di settimane bianche, vacanze ai caraibi, serate danzanti a riccione e soste all'autogrill. Chi invece sceglie di proceare, sa bene o male che dovrà rinunciare ad una parte del proprio stile di vita, io che ho 2 figlie ho un'auto di 12 anni con 240.000 km sulle spalle e ti posso assicurare che certi sprechi me li posso solo sognare.
Vorrei mettere l'accento invece su un aspetto più subdolo, che è bene sempre far notare: l'aspetto sociale.
Già da tempo si nota in italia uno smantellamento non solo dello stato sociale, ma del concetto stesso di società e di mutuo aiuto... cerchiamo di non rendercene complici, pur continuando a lottare per le proprie sacrosante battaglie.
Presto verrà il momento di scegliere se sia più importante consentire la sopravvivenza di alcuni o se invece valga la pena rinunciare a qualche zavorra pur di mantenere un certo stile di vita: qualcuno ha già scelto, non rendetevene complici.
Magari, azzardo, se invece di lottare contro la family card si fosse cercato di indirizzare un simile strumento verso metodi e direzioni più "sociali", forse si sarebbe potuto raggiungere qualcosa di utile.
Caro Luca, nell'opera di mistificazione che sta conducendo il pianeta al disastro non si cimentano solo i politici sia di destra che di sinistra. C'è anche la Chiesa con la sua visione antropocentrica in cui l'uomo e pomposamente definito"figlio di Dio". Ti segnalo cosa dice Monsignor Gianfranco Ravasi sul Corriere della Sera di Ieri: "Nel disegno cosmico (sic) della salvezza la rappresentazione più luminosa della divina opera creatrice consiste nella procreazione umana". La spaventosa devastazione del pianeta e' più accettabile se inscritta nel "disegno cosmico" divino...
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