martedì 5 aprile 2011

Cambio titolo al mio blog.



Cambio titolo, tanto non istituiremo mai un Malthus day. Malthus non osano nominarlo nemmeno quelli che ci danno ragione, a noi di Rientrodolce, sulla questione demografica. Questioni di opportunità. Troppo scomodo il vecchio reverendo Malthus. Comunque se qualcuno avrà voglia di riprendere la bandiera è libero di farlo, festeggerò ogni suo successo.

Anche il rientro dolce suona ormai come una canzonatura beffarda di fronte a quello che sta succedendo. Non c'è più spazio per un rientro dolce, è iniziato il rientro amaro. La politica è definitivamente inservibile allo scopo che ci prefiggevamo. Al massimo riesce, quando ci riesce, a gestire gli eventi contingenti. Quando riesce a gestirne due di fila, perdendo il controllo di altri mille, afferma di avere una strategia. Inservibile ad ogni livello, ma a quelli più alti è perfino peggio.

Il nuovo titolo me lo ha suggerito un politico amico mio che alle critiche a proposito delle posizioni, sue e del suo partito, in merito alla questione libica, e di tutto il mondo arabo, risponde che faccio, appunto, commenti dalla collina. Fare commenti dalla collina significa, credo, guardare da fuori senza fare nulla. Loro invece sono attivissimi nel dare il loro contributo a rimpiazzare il tagliagole di turno con altri tagliagole in nome della democrazia e della libertà. Loro sono sempre portatori di valori superiori. E questo attivismo gli da la sicurezza di chi fa. In questo momento la cosa più saggia da fare è sparire, dileguarsi, ritirarsi, abbandonare il campo, rinunciare .... lasciare che l'Impero collassi come deve.... Al massimo, finché c'è elettricità per tener su il computer e la rete, fare, ogni tanto, senza eccessivi sforzi, qualche commento dalla collina.

Finalmente mi libero del dovere di essere ottimista e di fare qualcosa per dimostrarlo. Mi sento già meglio.

12 commenti:

  1. ;-) mi piace il nuovo titolo e condivido l'analisi

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  2. Insomma, Luca, non c'è più niente da fare? Mi sembra che dici questo. Certo condivido anch'io il tuo pessimismo. Più che probabile che invece di un rientro dolce avremo un "rientro amaro" (molto amaro).

    E tuttavia.
    Pensa che alcuni spaventapasseri svizzeri (io sono uno di loro) hanno lanciato un'iniziativa popolare in cui si chiede che l'incremento demografico nella Confederazione non superi lo 0,2% ogni tre anni.
    Può sembrare un programma modesto perché ammette pur sempre l'inevitabilità dell'incremento. Ma se si pensa che attualmente l'incremento è dell' 1,1 - 1,3% annuo è pur sempre qualcosa (ciò significa che ogni anno nel paese nasce una nuova città di 60-80'000 abitanti - le dimensioni di Lucerna o San Gallo).

    Ma ciò che io trovo particolarmente positivo è che grazie a questa iniziativa si parlerà finalmente di demografia e di limiti. E forse si arriverà persino a votare sulla necessità di contenere l'incremento demografico. Insomma, un piccolo segnale positivo, no?
    Adesso si dovranno raccogliere 100'000 firme, cosa non facile ma credo fattibile. I partiti (tutti, anche i cosiddetti verdi) si sono defilati: da loro ovviamente nessun sostegno. Quelli pensano solo alla crescita.
    Forse non tutto è perduto (facciamoci coraggio, se no tanto vale).

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  3. Grande Luca, non te la prendere più di tanto, il Mondo è sempre andato avanti cosi ... o no? sappiamo comunque che chi è ben conscio del problema affronterà con maggiore preparazione qualsiasi sorpresa nefasta, gli altri staranno male ... lo dice anche il vangelo qualche parte ...

    Un abbraccio

    Toufic

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  4. Seguire il tuo ragionamento porterebbe me a non parlare più nemmeno al mio vicino di pianerottolo. E, assieme, a proporre di cambiare il nome ASPO in ANFUS (Associazione per non fare una sega).
    La collina si chiamò Aventino. E non fu una gran bella pensata.
    Luca, capisco lo scoramento, la delusione. Credimi: lo capisco veramente, per averlo vissuto e riconoscerlo dall'odore, anche da lontano. La politica, se non possiedi una forte ambizione personale, ti regala solo questo. Eppure qualcuno deve farla, ideale o ideologica, alla meno peggio: basterebbe che fosse sufficientemente onesta da stare al di quà dei limiti di legge e della decenza. A volte - rarissime - è persino buona. Parliamo di elefanti bianchi.
    Siamo condannati a farla. Non ci è concesso essere a-politici, perché siamo persone.
    Farla fuori dei palazzi è più facile, e io ho scelto così.
    Meno compromessi, più libertà di pensiero, meno risultati ma quei pochi genuini e sinceri. Ovviamente non è più erga omnes, ma erga quattro gatti. Perché?
    Perché non c'è un impero da osservare mentre collassa: collassiamo tutti. Anche quelli seduti sulla collina. Se - come io e te - siamo convinti che le cose così non vanno, che bisogna cambiare radicalmente, cosa ci resta da fare? Chiuderci in laboratorio a cercare la pietra filosofale? Sopravvivere spiritualmente sulla cima di una montagna?
    Malthus o Rientro dolce non sono concetti più digeribili ed accettabili di Picco. Tanto meno sono problemi semplici da risolvere.
    Sarà perchè la mia ambizione non ha mai volato alto, o perchè mia nonna (mondina) mi insegnò a dar valore anche all'ultimo riso nella pentola, sono felice quando riesco a discutere e difendere le mie idee e magari trovo una persona, un ragazzo, disposto a condividerle.
    Se vivere ha un senso può essere solo quello di osservare?
    Mirco

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  5. Mirco, inizia a non più dare un senso alla vita e potremo iniziare a parlarne. Il senso va bene per una mossa di scacchi, un giro di birre o una rima. Non per la vita.

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  6. Se la logica e il buon senso finiscono con l'essere definiti come commenti dalla collina, allora questa risulta in controluce come un'ottima didascalia per il momento di alienazione folle in cui viviamo.
    Un po' come voler tirare su una fabbrica che non può stare in piedi, e poi accusare di non volere fare niente chi se ne è reso conto.
    Mirco, l'Aventino avrebbe già un profilo più dolcemente riempito, è un miraggio. Quella di Luca (e dei pochissimi altri) sembra più una solitudine eraclitea. Se la corrente è quella, estraniarsi diventa l'unica forma possibile di distacco e autoaffermazione.
    Giustamente Sergio parla di spaventapasseri; avevo letto sul web dell'iniziativa, certo è positiva, spero porti a qualcosa.

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  7. SVIZZERA | 02.04.2011 |

    Ecopop: Verso iniziativa per bloccare sovrappopolazione

    La popolazione in Svizzera deve crescere in media soltanto dello 0,2% in tre anni se si vuole garantire uno standard di vita accettabile e di qualità. Ne è convinta l'associazione "Ecologia e Popolazione" (Ecopop), fondata 40 anni or sono e che lancia un'iniziativa popolare "Stop alla sovrappopolazione", il cui testo è già stato inoltrato in febbraio alla Cancelleria federale. La raccolta delle firme inizierà prossimamente.

    Secondo questa associazione, forte di 700 membri, i cui dirigenti hanno incontrato oggi i media, l'equilibrio ecologico della Svizzera è in pericolo. Il nostro ambiente vitale è sempre più minacciato dalla eccessiva densità demografica e dalla corsa sfrenata ai consumi. Bisogna agire prima che sia troppo tardi: si dovrebbero raccogliere agevolmente le 100 mila firma necessarie, secondo Benno Büeler, matematico e membro del comitato d'iniziativa. Non è diretta contro gli stranieri, assicura, e non vuole essere una piattaforma per la destra populista, ma unicamente ottenere una adeguata pianificazione della popolazione, che oggi cresce ogni anno in media dell'1,3%, appesantendo il territorio. L'80% di questa crescita è dovuta all'immigrazione, secondo Ecopop e il paese non se lo può permettere.

    Fin dalla sua fondazione questa associazione si è sempre battuta per evitare la sovrappopolazione del paese, invitando a fare meno figli (al massimo uno o due), privilegiando le coppie che non ne hanno, e per la drastica riduzione del numero di stranieri, attraverso una politica di immigrazione più restrittiva.

    Ecopop ha sempre sottolineato, e lo ha fatto anche stavolta, di voler portare avanti la sua azione nel rispetto dei principi umanitari: non si tratta di combattere la sovrappolazione straniera in Svizzera ma l'eccessiva densità demografica in generale, in quanto ogni nuovo abitante si traduce in un peso supplementare per l'ambiente, i cui attuali problemi sono essenzialmente una conseguenza della crescita economica e demografica.

    Saluti
    Sergio (socio di Ecopop - Écologie et population)

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  8. Caro Sergio, ci conosciamo già da tempo.
    Sono d'accordo con te e aderisco all'iniziativa di Ecopop. Penso che faro' -o dovrei fare- della propaganda anche nel Cantone di Vaud, dove abito, ma dove tutti pensano solamente alla crescita. Le costruzioni son la meledizione del paese, l'industria del cemento è quella che tiene in mano e in piedi l'economia del paese, ma come puo' durare ? Essa ha bisogno di persone che abitino in questi interminabili sobborghi che impiegano le persone, in un girone infernale eterno.
    Contrariamente a Luca, ho deciso di combattere, forse per inerzia piu' che per entusiasmo. Non c'è niente che mi faccia piu' male moralmente che questo dietro-front , che colpisce tutta la creazione di una comunità che si chiama (va?) rientrodolce. La demoralizzazione è completa. Ma si puo' essere (filosoficamente) distanti e nello stesso tempo "engagé", coscienti dell'inutilità dei propri sforzi e insieme (buddisticamente) attivi .

    "Passing through, passing through..."( Leonard Cohen)

    Ci risentiremo

    Marisa

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  9. La politica borghese non serve a niente, anzi, è nostra nemica. E non fare politica vuole dire seguire il modello aventiniano. Perché la politica non serve a niente? In altroquando servì. Ma va ammesso che noi raffinati & vigliacchi non volendo sporcarci le mani di sangue, non vogliamo fare politica. Lasciamo che la facciano l'altri. Consiglio lo studio delle opere di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao Testùn. E tanto alcol; oppure psicofarmaci a gogò, &c &c.
    Gioergio Balbertoi

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  10. Grazie dei vostri commenti. Mi prendo solo il diritto di rifiutare le interazioni con i politici che mi irritano maggiormente. Del resto non si può nemmeno continuare a chiamarsi in un modo che fa ridere le galline. Rientro dolce.

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  11. Comprendo perfettamente lo scoramento di Luca Pardi (che è un po' anche il mio) però, senza illuderci, possiamo sempre provare a fare qualcosa.
    Quindi complimenti all'iniziativa svizzera di cui ci ha parlato Sergio.
    Questo è un buon modo per mostrare una via all'opinione pubblica, ponendo degli obbiettivi ragionevoli e quindi raggiungibili.
    Tanti auguri a Ecopop, con la speranza che abbia successo e ... faccia contagio.

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  12. Fatti, informazioni, leggi fisiche da una parte.
    Uomini, opinioni, asimmetrie psicologiche, emozioni, ecc. dall'altra.
    Vedremo cosa succederà.....

    :-) Ciao.

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