martedì 17 maggio 2011

Non mollare!

Dopo il post precedente, alcuni mi hanno chiesto di non mollare (si vedano i commenti al post). Ma io non ho alcuna intenzione di mollare in assoluto. Ho solo intenzione di non perdere più tempo con i radicali che hanno mostrato di non aver intenzione di fare assolutamente nulla nel senso indicato da noi. Si dedicano a quel giardinaggio ambientalista che non ha bisogno del nostro apporto e della nostra consulenza, va avanti in automatico con un po' di buon senso. Per quale ragione dovrei aggiungere la nostra competenza per una "battaglia" sul problema del particolato, o dell'amianto, o dei depositi di rifiuti nucleari o della depurazione delle acque? Basta rivolgersi ad una qualsiasi Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, o quello che è, per trovare tutte le competenze necessarie. Sul tema energetico la situazione è perfino peggiore, in campo radicale, cercano la fonte pulita per proseguire sul cammino della crescita infinita, senza consumare suolo, valorizzando il patrimonio paesaggistico, proteggendo la vocazione turistica e rottamando le cose brutte, il tutto rivalutando energeticamente il patrimonio edilizio e puntando sull'efficienza. Un ircocervo di buoni pensieri e opportunismo fossile a base di ideologia panglossiana.

Il tutto corrisponde a quello che Jay Forrester definisce "cura dei sintomi". Non mi appartiene e quindi non ho intenzione di perderci ulteriore tempo. In tutta franchezza e serenamente dico che NON HO PIU' VOGLIA DI PERDERE IL MIO TEMPO CON I RADICALI. E siccome i radicali mi appaiono ancora oggi i meno peggio, penso che mi dedicherò al problema da esterno al sistema politico.

La questione demografica non può essere affrontata se non ogni tanto per ripetere la solita solfa retorica pannelliana del riprodursi come bestie e generare con amore, tanto bella quanto inutile da anni, ormai. O si litiga sul non detto e non dicibile: l'immigrazione, o si litiga sulla libertà individuale che non si tocca, con tutto il contorno di mamme cicogne, e trionfalismo scientista coscioniano. Figuriamoci che alla prossima scuola Coscioni si preparano a convocare come insegnante nientepopòdimeno che Sua Cialtronaggine Biorn Lomborg da Copenaghen (o giù di lì), l'autore dell'Ambientalista Scettico, il peggior libro di ecologia mai scritto, probabilmente peggio dei prodotti editoriali del prof. Battaglia (strano che non trovino una certa attrazione anche per lui), opera ispirata da un'altro Forrest Gump: Julian Simon quello che; "l'unica risorsa limitata è l'uomo".

Quello che deciderà di fare Rientrodolce dipende dai soci di Rientrodolce. Non da me!

13 commenti:

  1. Preso da tu-sai-cosa, non ho scritto, come avrei dovuto, quel che penso attualmente, in una forma decorosa per un congresso/consesso di amici come ormai siamo. :)
    Conto di farlo entro una mesata.

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  2. Puoi chiarire il concetto delle cure sintomatiche?
    scritto così sembra un po'che tu sia favorevole allo scempio del paesaggio e al consumo di terreno agricolo...
    Per il resto son d'accordo con te, anche se non vedo una soluzione altra, se non forse quella "task force" di cui parlavo tempo fa, tra persone egruppi impegnati su tasselli di un percorso comune. ciao

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  3. Non sono per lo scempio, e sono perfino disposto ad impegnarmi per alcune battaglie sintomatiche, ammiro molto quelli che salvano le rane, o mettono la bat-box sotto il tetto. Dico solo che sono cure dei sintomi le cause sono due, grosse come elefanti e tutti le possono vedere, la sovrappopolazione e il consumismo. Agire, ad esempio, per mettere d'accordo tutti sulle quote di carbonio da emettere, è una perdita di tempo enorme con risultati deludenti.

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  4. Secondo me bisognerebbe portare questi concetti nelle scuole, innanzitutto. Intensificare i rapporti scuola - associazioni ambientaliste (visite, interventi durante le lezioni. Io per es ricordo che alle sup avevamo fatto visita al camper di paea), fino ad arrivare, possibilmente, all'introduzione nell'orario scolastico di scuole primarie e secondarie di un'ora la settimana, mezz'ora... di una materia che potrebbe essere sostenibilità ambientale. Per esempio. Certo richiederebbe una bella organizzazione, e un certo sforzo di coordinamento di associazioni etc. Questo su suolo italiano. All'estero... le cose si complicano, ma forse qualcosa si potrebbe fare.

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  5. E' sottoscrivibile tutto quello che scrivi, anzi lo condivido in pieno. Forse solo i toni sono direi uno .. zinzinello accesi, ma mai eccessivi.
    Bene Luca, continua così e non mollare!!

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  6. La domanda fondamentale:
    "Quanti umani possono vivere contemporaneamente sulla terra?"
    non può avere una risposta semplice e tanto meno semplicistica.
    Quando avevo diciott'anni ero angosciato dall'idea di un ulteriore raddoppio della popolazione.
    Ora che quel raddoppio è avvenuto, vedo che potremmo anche raddoppiarci ancora una volta ma facendolo come abbiamo fatto negli ultimi secoli, ci prepareremmo per una catastrofica decurtazione e forse anche decimazione.
    La domanda iniziale non può avere una risposta semplice, per il semplice fatto che si può sopravvivere in condizioni estreme,e l'idea di che cosa sia estremo può variare di molto per ciascuno di noi.Per qualcuno, possedere uno yacht da cinquanta metri è il minimo per sentirsi realizzato, per un altro sarebbe una zavorra infernale.
    Mi sembra che trovare l'entità della massima popolazione planetaria sia come cercare la soluzione generale per le equazioni di 5° grado.
    Semplicemente non esiste.
    Le equazioni di 5° grado si devono risolvere caso per caso.
    "Rientro amaro" mi pare un titolo perfetto per parlare di quello che ci aspetta se coltiveremo ancora l'illusione di una onnipotenza creativa non temperata dalla consapevolezza della nostra umana natura.
    Comunque sia, qualsiasi specie, si è sempre fermata nella sua corsa verso l'espansione infinita.
    E anche noi lo stiamo facendo, e sarà casuale, ma non lo credo proprio, ma il numero di abitanti terrestri e di neuroni cerebrali, sono oggi di una entità molto vicina, e ciò che più conta ci stiamo connettendo in un modo che rassomiglia a quello che vediamo essere quello delle nostre menti.
    Certamente, ficcare dieci cervelli in un solo cranio, non s'è mai visto fare da nessuna creatura,
    ma infillarne uno e mezzo dove prima c'era posto per uno, è proprio ciò che abbiamo fatto e anzi, siamo noi.Mi viene in mente la frase di David Hilbert a proposito delle scoperte matematiche di Georg Cantor:
    "Nessuno potrà cacciarci dal Paradiso che Cantor ha creato per noi"
    Che deliri!
    Un'infinità d'infiniti, tutti quanti concepiti in uno spazio grande come una terrina da insalata..................
    ...ma è da tempo che siamo fatti così,.... quanti angeli possono danzare su una capocchia di spillo?.........

    Un saluto, Marco Sclarandis.

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  7. @ Luca Pardi

    Leggo con gioia che la tua defezione riguardava solo un partito politico e non il portare avanti l'idea del rientro (dolce, salato o amaro che sia). Discutere, informare, divulgare, serve a far sentire meno soli quelli che la pensano come noi. L'avere scoperto a suo tempo il VHEMT è stato determinante per la mie scelte.

    @ Simone Martini

    Io ho cominciato da qualche anno ad organizzare interventi in scuole medie e licei proprio sulla catena energia/evoluzione/popolazione che, devo dire, sono seguiti molto bene dai ragazzi. Si ritorna però al discorso che anche educando le nuove generazioni il danno è comunque fatto.

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  8. Letta oggi:

    «L'era dei combustibili fossili durerà ancora decenni secondo Peter Voser, capo della Shell. Le riserve mondiali di petrolio basteranno per questo secolo e oltre, anche tenendo conto di un ulteriore incremento del consumo. Quelle di gas basteranno per ancora 250 anni.
    Il consumo globale raddoppierà nei prossimi quarant'anni.»

    Ma allora il picco è una balla e possiamo dormire tranquilli? Ci siamo preoccupati per niente? Cessato allarme?

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  9. «In pochi e anche vecchi»

    http://www.cosediscienza.it/bio/01_pochievecchi.htm

    Un bellissimo testo, da diffondere.

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  10. @Sergio.

    Letta cita Voser il cerchio si chiude così. Non c'è che attendere il procedere della pedagogia delle catastrofi che non insegnerà ai Letta, ma li toglierà di torno come politici credibili.

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  11. Il povero "Letta" (ma quale poi? Gianni Letta?) non c'entra niente. Intendevo: [Notizia] letta oggi.

    Ma che ne dici di quel testo «In pochi e anche vecchi» ? Forse lo conoscevi già o per te sono argomenti arcinoti e scontati. Scontati forse per te, ma non per la stragrande maggioranza. Io comunque l'ho letto stamattina e con piacere, e credo persino di aver appreso cose interessanti e utili (anche sul sesso). Sarà che sono ingenuo e non abbastanza acculturato?

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  12. Grazie Luca, per aver deciso di continuare a lottare.
    Mi dispiace però per i radicali, dei quali ho apprezzato il coraggio di non poche battaglie (spesso solitarie).
    Se però si poerdono quella demografica, oggi la madre di tutte le battaglie, devo dire che, purtroppo, mi hanno deluso.

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  13. Caro Luca, ti segnalo il mio blog www.sovrappopolazione.blogspot.com che, forse con una impostazione in parte diversa, condivide a pieno i contenuti del tuo (che trovo di grande interesse). Cordialmente

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