sabato 11 giugno 2011

Rifiuti.

Due sere fa a Pontassieve, ho assistito ad un incontro organizzato dall'Associazione Valdisieve sulla questione dell'inceneritore di Selvapiana del quale è previsto un ampliamento dalle attuali 10.000 tonnellate per anno, a
70.000 ton/anno. Quattro relatori: Mariarita Signorini di Italia Nostra, Simone Larini architetto estensore di numerosi piani per i rifiuti in varie parti d'Italia, che si autodefinisce un inceneritorista non pentito, ma evoluto, nel senso che ritiene che gli inceneritori non siano in genere più necessari. La prof. Patrizia Gentilini che senza saperlo è venuta nel luogo di residenza di Matteo Renzi che tempo fa, sulla questione degli inceneritori, l'aveva insultata in modo inqualificabile, in una trasmissione pubblica. E infine Domenico Iannacone giornalista di Rai 3, uno di quei pochi giornalisti che fanno ancora inchieste nel vero senso della parola (se volete vedere la puntata di Presadiretta dedicata alla spazzatura andate qui).

Le relazioni hanno mostrato in modo convincente che l'incenerimento dei rifiuti è DANNOSO dal punto di vista ecologico, PERICOLOSO dal punto di vista sanitario, INSENSATO dal punto di vista economico.

Nonostante l'alto livello dei relatori (o forse proprio per questo) non si è presentato neppure un amministratore dei comuni della Valdisieve. Nè di maggioranza nè di opposizione. Vergogna!

L'unico rifiuto di cui abbiamo assoluta necessità è il RIFIUTO DI QUESTA POLITICA BASATA SULL'IGNORANZA E SU INTERESSI NON DICHIARATI. Come in Val di Susa l'unica strada è quella della mobilitazione dei cittadini.

6 commenti:

  1. DANNOSO, PERICOLOSO E INSENSATO è la sintesi perfetta. Alla conferenza c'ero anch'io e anche io mi sono scandalizzata per l'assenza di qualsiasi amministratore. Allora, se l'opposizione ha gli stessi interessi della maggioranza, che speranza abbiamo? Che senso ha prendersela con un Berlusconi qualunque se la direzione è univoca?
    MOBILITIAMOCI!!

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  2. Grazia effettivamente, a parte le questioni di gusto o di morale, fra destra e sinistra sulle ciò che determina il futuro dei nostri figli e nipoti: risorse, energia, ambiente cioè sulla scelta del modello economico non ci sono differenze sostanziali. Per tutti questi, dal sindaco di Pontassieve (e i suoi oppositori) fino al presidente della Repubblica puntano a riproporre all'infinito il paradigma del secolo scorso: crescita, crescita, crescita o morte. Purtroppo sono seguiti in questo da un popolo ridotto alla demenza senile precoce da decenni di martellamento televisivo idiotizzante e anestetizzante. Le nostre difficoltà sono tutte qui. Se la gente che si deve mobilitare è la stessa a cui fa fatica differenziare una bottiglia da un giornale non sarà facile. Cioè ci vorrà ancora un po' di pedagogia delle catastrofi. Ma anche se proseguiranno su questa strada non è lontano il giorno in cui si dovranno riconsiderare tutte le scelte economiche fatte e da fare. E allora, forse, saremo meno isolati.

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  3. Scusa Luca, ma sono un po' ignorante in materia.
    Tu dici che gli inceneritori sono INSENSATI DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO.
    Potresti spiegarmi, in poche e semplici parole (se possibile) il motivo ?
    Grazie.

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  4. Caro Luca da tempo ormai ho iniziato con una piccola rete locale pavese di persone che lottano contro inceneritori, biomasse, amianto etc ..
    La logica di confrontarmi localmente sui problemi è ottima e mi permette di organizzarmi in gruppi trasversali che condividano le battaglie che citi.
    C'è molto sparpagliato e intendo proseguire su questa strada perchè l'unica è far capire che la Back Yard del prossimo è anche la nostra ..

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  5. http://www.firenzetoday.it/cronaca/rivolta-inceneritore-valdisieve-non-sono-innocui.html

    (per Lumen)

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  6. Lumen, lo spiega meglio di me l'inceneritorista Larini sul suo sito inforifiuti.com. Per far funzionare a dovere un ineceneritore si deve far bene la raccolta differenziata, se si fa bene la raccolta differenziata l'inceneritore è inutile. Inoltre molti inceneritori, come quelli che abbiamo o quelli che vorrebbero costruire in Toscana, sono sotto la soglia minima. Secondo Larini un inceneritore da 500.000 ton/anno (o giù di lì) basterebbe per tutta la toscana perché vogliono farne 8 più piccoli che moltiplicano le sorgenti di inquinamento?

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