sabato 18 giugno 2011

Un lettera dal Giappone dopo i referendum.

Pubblicata qualche giorno fa nella mail list di ASPO-Italia.



Oggi e' una giornata memorabile:
all'apertura del tg serale delle 7 del NHK - emittente statale giapponese -
il pubblico ha visto le piazze italiane riempite dai manifestanti che
festeggiano la vittoria dei referendum (soprattutto del nucleare).
Esclusi i terremoti a Assisi o simile tragedia, non mi ricordo che
una notizia buona dall'Italia (a parte le vittorie ai mondiali) abbia
aperto il telegiornale più seguito del paese.

Voglio ringraziare tutti gli italiani che hanno votato per il Sì, le persone
che hanno lavorato per la campagna nonostante le mille insidie e le lobby
potentissime.

Rappresentate una grande speranza per tutti coloro nel mondo che
sperano di mandare presto in pensione le centrali nucleari oppure di
abortirle prima che si metta in funzione.

Il tg giapponese ha dedicato alla notizia ben più di 10 minuti dei suoi 30;
su ciò che succede ultimamente in Svizzera e in Germania; sulle voci
in altri paesi come Francia, Inghilterra e la Cina (perfino i francesi
intervistati dicevano "dovrebbero fare i referendum anche in altri paesi
per dare la voce al popolo!";

Anche gli intervistati giapponesi - a Tokyo e a Fukushima - hanno
espresso l'ammirazione e l'invidia per la vostra conquista.

Il Che trovo eccezionale, perché di solito questi tg sono così
ossessionati dalla parcondicio che danno sempre un parere "contrario"
o perplesso in casi simili, senza parlare della situazione dei media
giapponesi, quasi tutti controllati dalle aziende elettriche
(la Tepco e i suoi simili).

Ho notato un'espressione di allegria perfino sulla faccia del conduttore.

Sono molto molto felice per voi e per me.
Per me, perché negli ultimi giorni, ero molto depressa, non tanto
per le pessime notizie che arrivano da Fukushima quanto per
le degenerazioni politiche giapponesi: ora gli ex partiti di governo e
una parte del partito al governo stanno facendo tutto per far fuori
l'attuale primo ministro, reo di aver fermato alcuni reattori nucleari
- considerati più pericolosi - tentando di togliere il potere alle aziende
elettriche e cercando di stringere i rapporti con i sostenitori
delle fonti alternative....
(Stiamo scoprendo il potere dei nuclearisti molto più diabolico e
subdolo.)

Spero che questa bellissima notizia dall'Italia si costituisca una nuova
fonte
di energia e di coraggio per tutti coloro che vogliono liberarsi
del nucleare.

Grazie con tutto il cuore.

XXXX da Kyoto

3 commenti:

  1. La nostra consapevolezza è stata pagata principalmente dal popolo giapponese. Un grazie anche a XXXX da Kyoto e a quel conduttore al quale è sfuggita una piega di allegria!

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  2. un parere del tutto contrario alla lettera giapponese sul nucleare, da parte di un sostenitore delle politiche contro la sovrappopolazione, su: www.sovrappopolazione.blogspot.com

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  3. Certamente, tra i milioni di Italiani che hanno votato contro il nucleare hanno prevalso le motivazioni ideologico-emotive, di rifiuto a prescindere di un pericolo senza volto.
    Le ragioni contro al nucleare però sono varie, complesse e, soprattuto, oggettive.
    Non sono un esperto, ma mi pare che l'energia nucleare NON sia economicamente conveniente, ovvero che (nel suo ciclo di vita complessivo - smantellamento compreso) abbia un EROEI negativo.
    Questo aspetto, visto che parliamo di energia, basterebbe quasi da solo.

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