domenica 19 febbraio 2012

Debito ecologico italiano.

Se si fa il rapporto fra l'impronta ecologica degli italiani (cioè la domanda di risorse naturali degli italiani per sostenere il proprio metabolismo sociale ed economico) e la biocapacità del nostro paese (cioè la misura della produttività del nostro territorio in termini di risorse naturali) si vede che siamo messi peggio di quasi tutti gli altri europei e perfino degli Stati Uniti che hanno un'impronta più alta della nostra, ma un territorio molto più vasto e ricco.

Evoluzione storica dell'impronta ecologica e della biocapacità in Italia dal 1960 al 2007.

Peggio di noi fa Israele (cfr la tabella sotto). Vi ricordate la retorica del deserto che fiorisce? Si fiorisce a suon di sussidi energetici a basso costo: meccanizzazione, irrigazione (con relativa appropriazione delle risorse idriche), fertilizzanti ecc. E fanno peggio anche molti altri paesi del Medio Oriente che possono sostenere la popolazione attualmente presente sul loro territorio importando quasi interamente il cibo grazie alle esportazioni petrolifere. Grano, cioè acqua, contro petrolio. Oil for food. Gli Emirati Arabi hanno un Impronta Ecologica procapite pari al 1260% della biocapacità. Israele è oltre il 1500%, l'Italia oltre il 400% una delle peggiori in Europa. Questa è la misura dell'Overshoot in cui siamo. A quando un decreto salva Italia che metta mano alle due curve della Figura riportata sopra?

Ecco un po' di dati presi dal sito del Global Footprint Network:




Popolazione
(milioni )
Impronta Ecologica (ettari globali procapite)
Biocapacità
(ettari globali procapite)
Debito Ecologico
(ettari globali procapite)
Rapporto fra Impronta Ecologica e Biocapacità %
Mondo
6671,5
2,7
1,8
-0,9
151
Paesi ad alto reddito
1031,4
6,1
3,1
-3
199
Paesi a medio reddito
4323,3
2
1,7
-0,3
114
Paesi a basso reddito
1303,3
1,2
1,1
-0,1
1,1







Africa
963,9
1,4
1,5
0,1
95
Gabon
1,4
1,4
29,3
27,9
5
Nigeria
147,7
1,4
1,1
-0,3
129
Asia
4031,2
1,8
0,8
-1
218
Cina
1336,6
2,2
1
-1,2
226
India
1164,7
0,9
0,5
-0,4
179
Israele
6,9
4,8
0,3
-4,5
1516
Emirati Arabi
6,2
10,7
0,8
-9,9
1260
Europa
730,9
4,7
2,9
-1,8
162
Francia
61,7
5
3
-2
167
Germania
82,3
5,1
1,9
-3,2
264
Italia
59,3
5
1,1
-3,9
436
Nord America
341,6
7,9
4,9
-3
160
Stati Uniti d'America
308,7
8
3,9
-4,1
207
America Latina- Caraibi
569,5
2,6
5,5
2,9
47
Brasile
191,1
2,9
9
6,1
32
Uruguay
3,3
5,1
9,9
4,8
52

11 commenti:

  1. Sarebbe bastato che ogni cittadino, compreso l'autore dell'intervento qui sopra, avesse potuto accedere a quel servizio ancor ora finto pubblico che è la RAI, e tutto questo non sarebbe successo.

    Se la RAI non fosse posseduta a vita da una minoranza fidelizzata al potere parimenti a vita per il tramire di quel malefico posto finto pubblico fisso, idee, concetti e notizie importanti come questa avrebbero il risalto che mweritano. Invece gli statali ci impediscono di avvicinarci ad una partecipazione democratica e così ci tocca patire, patire, patire ...

    Solo il giorno che cacceremo gli statali e ci alterneremo nei ruoli della funzione pubblica le mille pregne verità che oggi sfuggono finalmente saranno accessibili a tutti.

    danilo d'antonio

    RispondiElimina
  2. Terribile.
    Avevo la sensazione che in Italia la situazione ecologica fosse critica, ma non fino a questo punto. E dire che, dal punto di vista gografico, la sorte ci è stata benigna.
    A questo punto, tanto per cominciare, bisognerebbe puntare su una riduzione significativa della popolazione, anche tramite blocco dell'immigrazione, e trovare il modo, a livello economico, di combattere la delocalizzazione, rafforzando la produzione nazionale (principalmente agricola).
    Ma sono proposta da fantascenza, oggi, in Italia.

    RispondiElimina
  3. Come, benigna ? In un paese composto quasi interamente da terreni difficilmente coltivabili ?

    Bloccare l'immigrazione ? Ne conseguirebbe di dover mandare, spero, i ns. pletorici avvocati a sturare cessi e spazzare i viali . . . accattivante ma poco fattibile.

    Rafforzare la produzione agricola ? Magari arricchendo ancora di più gli stessi agricoltori che godono di regimi fiscali agevolati, contributi su tutto, terreni in regalo, . . .

    RispondiElimina
  4. Lumen:

    «A questo punto, tanto per cominciare, bisognerebbe puntare su una riduzione significativa della popolazione ...»

    Ecco come alcuni italiani rispondono a questo appello di buon senso:

    Papà e mamma di sei figli
    «Ora anche tre gemelline»
    Venerdì il lieto evento per una famiglia di Pognano. Il padre è cassintegrato: che fatica in 11, ma siamo felici.

    Ridere o piangere?

    (Corriere di Bergamo. Particolari sul lieto evento: http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cronaca/12_febbraio_18/papÃ%C2%A0-mamma-seifigli-treviglio-bergamo-1903336378528.shtml?fr=box_primopiano)

    RispondiElimina
  5. @Lumen. Questa delle famiglie numerose non può che essere definita una situazione grottesca.

    RispondiElimina
  6. Il bello che in Italia non esiste un serio programma di sostegno alle famiglie numerose come in Francia ma anche in altri Paesi anche non ricchi.
    http://www.parolibero.it/it/cronaca/natalita-francia-2010.htm

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma io non vedo la necessità di questo sostegno. Mi ricorda il fascismo che premiava le famiglie numerose (e aveva introdotto la tassa sul celibato). Persino l'etica cattolica contempla la maternità e paternità «responsabili»: significa che non puoi mettere allegramente al mondo tutti i figli che vuoi e poi farteli mantenere dagli altri (comportamento chiaramente egoistico e irresponsabile).

      Elimina
  7. E' grottesca comunque, anche senza sostegno.

    RispondiElimina
  8. nell'ottocento 6 o 7 di quei figli sarebbero stati condannati a morte per fame. Speriamo per loro e per noi che duri il petrolio.

    RispondiElimina
  9. Bisogna finirla di aiutare le famiglie numerose, non è giusto che la società si debba fare carico degli oneri solo perché non si vuole o non si sa usare qualche precauzione ...
    Se si vuole una famiglia numerosa si è liberi di farlo, ma di deve pagare più tasse di quelli che non ne hanno o ne hanno pochi; come in Cina! Ma questa sana politica demografica, con la mentalità "catto-borghese" che ci ritroviamo in Italia è purtroppo un'utopia.

    RispondiElimina
  10. il problema non sono le rarissime famiglie numerose (le famiglie italiane mediamente non arrivano ad avere 2 figli). è che la stragrande maggioranza degli italiani non è capace di autosostentarsi, non sa coltivarsi nemmeno un orticello. Io sono alla prima esperienza di questo genere e vi assicuro che non è facile. Eppure credo che sia necessario iniziare a ridurre la propria dipendenza dai supermercati. Poi forse non riuscirò ad essere completamente autosufficiente, ma spero di non morire di fame io e ...la mia famiglia numerosa ;-)

    RispondiElimina