venerdì 6 giugno 2014

Sfatatori di miti ed altro.

Non riesco a star dietro a tutto. Da qualche giorno, settimana? Mese? Anno? Non lo so! Da qualche tempo è tutto uno sfatar miti, prendere cose accertate e negarle. Così, tanto per mettersi in mostra, far la punta agli spilli, sentirsi anticonformisti, chic.

Che palle!

L'ultimo che ho visto è questo Werner Boote che con il suo documentario sulla sovrappopolazione recensito su ecoblog. Non ho visto il documentario, ma la recensione è di quelle che dimostrano come l'ecologismo abbia ormai perso ogni contatto con la realtà e sia sulla china dell'ideologia.
Una frase evidenziata, probabilmente attribuibile a Boote, è tipica dello sfatatologia:

La sovrappopolazione è un mito ed è uno strumento politico. I documentari che trattano questo argomento di solito vogliono mostrare l’apocalisse, ma io penso che sia più importante mostrare la verità.

Solo che questa è sfatatologia di sinistra. Negli ultimi anni prevaleva il negazionismo di destra, quello che il cambiamento climatico è un modo per abbattere il capitalismo e distruggere l'egemonia liberal-democratica dell'occidente cristiano-giudaico. Magari anche un po' complottista. Di quelli che il Club di Roma voleva ridurre la popolazione mondiale a suon di epidemie ecc ecc.

In un crescendo retorico buonista, non-violento, altermondista, noglobalista, radical scicchettone l'articolo di ecoblog ci propone la melassa di questa frase:

Sovrappopolazione e cambiamenti climatici sono due diversivi per non pensare alla vera origine dei problemi. Perché questi temi trovano spazio proprio in questa fase storica, quando la gente reclama una maggiore giustizia sociale e chiama i grandi gruppi industriali alle proprie responsabilità? Si individua nella sovrappopolazione la causa della crescita delle emissioni, ma i paesi più popolosi sono anche quelli più poveri e non sono certi i Paesi più poveri ad avere generato le emissioni che hanno prodotto i cambiamenti climatici.

Poteva mancare la citazione del Mahatma Ghandi? Non poteva! E infatti non manca.

“Nella terra c’è abbastanza spazio per soddisfare i bisogni di tutti, ma non abbastanza per l’ingordigia di pochi”.

Ecco, siamo alla soluzione etica. Basta eliminare l'ingordigia e l'egoismo, instaurare il paradiso in terra in cui il lupo fraternizzi con l'agnello, eliminare le differenze, estinguere le classi e i ceti sociali, e infine gli stati e diventare tutti francescani e il gioco è fatto. Su questo pianeta potremmo vivere anche in 50 miliardi, comodamente, condividendo le risorse di Gaia (Mammamia! Come non sopporto più nemmeno questa mielosa definizione del terzo pianeta) con il resto del creato, "vivendo con sobrietà ed eleganza", come scriveva Franco Piperno nel 1972, dopo aver sciolto Potere Operaio, (e, probabilmente, dopo aver letto Talkien) e prima di fiancheggiare le Brigate Rosse.

Vasto programma. In pieno overshoot ecologico di Homo sapiens, se la speranza si riduce alla creazione dell'Uomo nuovo, siamo veramente fritti. E infatti, a ben vedere, siamo fritti.

Quelli che rubano sodo! Come se non ci fosse domani, approfittando di opere catastrofiche e catastrogene come l'EXPO o il MOSE, lo fanno perché sanno o "sentono" che non c'è domani. Non comunque un domani così, come oggi. Sono i veri survivalisti. Si preparano al collasso.

Tanti saluti a tutti.

Luca.

P.S. Volevo scrivere un commento, a freddo, sui risultati elettorali. Ma chi se ne frega!

51 commenti:

  1. "Sovrappopolazione e cambiamenti climatici sono due diversivi per non pensare alla vera origine dei problemi."

    Ecco, giusto. E quali sarebbero questi problemi? La fame nel mondo, la scarsità di petrolio e acqua potabile, la disoccupazione, l'equa distribuzione delle risorse? Sacrosante parole. Ecco, adesso caro Boote e Verdi e gente senza arte né parte ma di nobile animo e ingegno, spiegateci come volete risolvere questi e tanti altri problemi. Io una mezza idea ce l'avrei e ve la porgo pure gratis: il problema vero, di fondo, è la mancata crescita, dei consumi e della popolazione. È dalla crescita che bisogna cominciare, il concetto di crescita deve imporsi come un'evidenza assoluta, bisogna martellare il concetto dalla mattina alla sera, tutti i giorni. E denunciare chi esprime qualche dubbio in proposito perché è un fascista e nemico del popolo.

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  2. "Gaia (Mammamia! Come non sopporto più nemmeno questa mielosa definizione del terzo pianeta) "

    Parole d'oro

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  3. consumi= consumiprocapite x popolazione; certo che voi liberali eco siete de coccio!!! è vero che riducendo i consumi provcpite dei ricchi si può recuperare spazio per mantenere la popolaione, è vero che riducendo le differenze sociali (0.7% degli uomini possiede 41 percento della ricchezza e la usa per fare il mercato della crescita infinita) le cose si potrebbero recuperare; 50 miliardi no ma come siamo potremmo rimanere senza scannarci solo a condizione di cambiare l'ordine sociale, ma questo fa incazzare i liberali, patiti del pensiero unico per cui guai chi tocca la distribuzione esistente; Luca poi ha alti e bassi ciclotimicamente oscilla fra varie posizioni , LUca per favore sii più costante

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  4. Un dettaglio: sono certo che se diventassimo tutti francescani i nostri problemi sarebbero effettivamente risolti in fretta dal momento che la riproduzione del francescano è un fatto del tutto occasionale, come quella del panda e non credo che ci sarà mai una sovrappopolazione di panda.
    Ciò a parte: il liberalismo è vecchio di 3 secoli, il marxismo di 2. Entrambi hanno fatto la storia sia nel bene che nel male, ma non faranno il futuro, né l'uno né l'altro. Riusciamo a pensare un'altra cosa? In fondo, l'umanità ha elaborato migliaia di sistemi politici ed economici, perché restare attaccati come ostriche ai due ultimi della serie? Perché non inventare qualcosa di un po più moderno?
    Certo non è facile, a me per esempio non riesce, ma ne avverto l'urente necessità.
    Jacopo

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  5. La costanza è la cosa più noiosa che hanno inventato le religioni, inclusa la tua.

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  6. << 50 miliardi no, ma come siamo potremmo rimanere senza scannarci >>

    Questo no, non lo credo proprio: siamo già in troppi, e di gran lunga.
    Basta vedere l'impronta ecologica attuale complessiva di tutte le nazioni (fonte wiki) che è dell' 1,80.
    Ciò significa che stiamo già usando quasi 2 terre (che non abbiamo) e il trend è in aumento vertiginoso.

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  7. “Nella terra c’è abbastanza spazio per soddisfare i bisogni di tutti, ma non abbastanza per l’ingordigia di pochi”
    Gandhi lo ha detto 60 o 70 anni fa ed allora era vero. Non so se oggi lo ridirebbe, ma comunque non sarebbe vero.
    Ciò non giustifica però l'ingordigia

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  8. "guai chi tocca la distribuzione esistente"

    Buona questa barzelletta, ma finisce così?
    Tu te la passi bene e hai un solo figlio; il tuo vicino di casa è povero, ne ha tanti e continua ancora a farne. E li fa non nonostante il suo essere povero, ma *proprio perché* è povero, più figli, più braccia per tenerlo in vita. A parte il carattere intrinsicamente ignobile di una parte dell'umanità che ha bisogno dei suoi figli-schiavi per campare, il Nostro era già povero quando li ha messi al mondo, la sua proliferazione selvaggia viene dalla povertà, ne è l'effetto (e circolarmente la causa). E ad ogni figlio che fa, ti levi qualcosa dal tuo piatto, e da quello del tuo unico figlio per girarlo a lui, perché la tua fissa è... com è che dicevi, la distribuzione? E allora metti mano al tuo portafoglio e distribuisci. Se c è una enorme percentuale di poveracci, è perché questi sono partiti per la tangente con la riproduzione, o credi che i figli li ha portati loro la cicogna?
    Liberali de coccio, tu invece sei una volpe.

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  9. Francesco, Luca e Lumen, Jacopo fanno tutti un fatto individuale di una cosa sociale; la MEDIA dei consumi è troppo alta, ma questo non vuol dire che dato che siamo 7 miliardi siamo sopra il carico ecologico; lo siamo perchè noi richhi cambiamo auto o telefonino ogni sei mesi e i poveracci fuggono la fame; una media da anni 60 o 50 sarebbe una cosa del tutto diversa; ma possibile che anche le cose semplici diventino difficili toccando la normalità del liberale? una nota a Jacopo; i modelli saranno stati anche infiniti NEL PASSATO ma adesso sono due perchè le classi sono due, solo due jacopo.

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    1. E' vero che un consumo medio del genere di quello degli anni '60 sarebbe un grandissimo passo avanti e che gli anni '60 erano lontani dall' "età della pietra" tanto sovente ed a sproposito invocata. Tuttavia, rispetto ad allora, in Europa abbiamo oltre il doppio della popolazione e circa la metà della terra, ancor meno dell'acqua. Per citare due soli fattori. In molte altre parti del mondo la situazione è ancor peggiore.
      Il fatto poi che ora i modelli siano 2 non mi trova d'accordo. il modello socio-economico è unico, sai pure con forti varianti locali. Sussistono tracce di modelli diversi, retaggio del passato o frutto di esperimenti in corso, ma nel complesso riguardano penso poche decine o centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Ma è da questi esperimenti (anche quando fallimentari) e da questi retaggi che occorre imparare qualcosa per inventari i modelli del futuro.

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  10. un po' di dati per far riflettere noi tutti sono espressi su questo post, da dove si capisce bene che si potrebbe tornare a un consumo anni 50 o 60, periodi che personalmente ho vissuto senza problemi con la stessa popolazione di oggi e un consumo MEDIO di energia che sarebbe fra le metà e un terzo rispetto ad adesso: http://ourfiniteworld.com/2012/03/12/world-energy-consumption-since-1820-in-charts/

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  11. Eheeee, gia!. Comincia a serpeggiare la paura che ormai dovremo rimediare davvero agli errori conseguenti all'essersi intossicati pesantemente con energia fossile e fissile e con l'abuso di ogni genere di risorse.

    L'articolo mostra l' evidente desiderio di ottenere indulgenza dopo il crimine commesso e scoperto, accampando pietose scuse.
    E chi non ha commesso materialmente il delitto, se non altro ha fatto da complice o da palo o da mandante.
    Per essere più esplicito, nessuno ricco o povero, bianco, nero giallo o rosso è innocente.
    Tutti ci siamo lasciati sedurre dalla "maligna cuccagna" ed ora che lei ci sta abbandonando in malo e brusco modo i più non sanno neanche come riprendersi dall'incantesimo malefico.

    L'unica soluzione è cercare di godere della vita sapendo che in questo difficilissimo transito ad una diversa civiltà lo strumento principe applicabile ad ogni ambito è "dematerializzazione".

    Per accertarsi che funzioni basta controllare se essa produce una diminuizione sensibile della "dismisura".

    In ogni caso, anche una diminuizione rapida della popolazione umana, sarebbe una condizione necessaria ma non sufficiente per superare questo stato di cataclisma, nel senso proprio etimologico del termine, non sarebbe una soluzione indolore per moltissimi e nell'immediato futuro produrrà ulteriore sgomento ed incertezza.

    Chi ha una età avanzata ha il privilegio intrinseco ad una lunga vita e chi è appena nato quello di poter assistere ad uno dei momenti più fatidici della lunga storia umana.

    Chi sta in mezzo quello di poter essere protagonista di cambiamento per ora più unico che raro di questa storia.

    Chi vuole vivere fuori da questo tempo, beh, è già una salma.

    Marco Sclarandis


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  12. Per essere più esplicito, nessuno ricco o povero, bianco, nero giallo o rosso è innocente

    questa è una cazzata da liberale; non siamo tutti uguali in un mondo in cui lo 0.7% dell'umanità possiede il 41% del patrimonio; Sclarandis o sclerotis liberal?

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    1. Claudio della Volpe, vedo che passi istantaneamente all'insulto personale e con una ironia anche scadente.
      Onde per cui, non intendo replicare ritenendo che sia tempo sprecato per entrambi.

      Marco Sclarandis

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  13. i miti ed il caos hanno la funzione di confondere, così uno non riesce a stare insieme alla sua anima, come dicevano i portatori neri agli esploratori bianchi, invasati dal desiderio della scoperta: "Ci dobbiamo fermare, perchè dobbiamo aspettare la nostra anima". Il cambiamento ci sarà, ma nessuno sa come, dove, perchè, quando. Personalmente preferirei subito, vista l'età non più giovane, ma anche da un punto di vista anche solo materiale, si può andare anche al 2030, anche se Meadow non ipotizza oltre il 2020. Ah, il buon vecchio Olduvai.....

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  14. intanto qui sotto nel circolo parrocchiale stanno apparecchiando per 200 persone, che sono più di quelle che ormai vanno a messa. Peccato che religione significhi "attaccamento a Dio", mentre ormai è "attaccamento al magnamagna". Sarà perchè mia mamma 60 anni fa passava le serate con le sue amiche a dire il rosario e poi a ridere gioiosamente tutte insieme, che io preferisco una religione più seria, in cui preghiera, gioia e fede si legavano tutte insieme per una vita più felice, mentre ora dopo la magnata notturna digerisci male e dormi peggio. In questo senso la religione è vituperata e derisa. Perchè non dà certo l'immagine alternativa alla disperazione delle pratiche comuni, ma è diventata essa stessa una sterile ricerca di magnamagna di cibi e divertimenti, che sono solo l'antitesi della pace gioisa che vedevo, quando avevo solo tre o quattro anni, sui visi di quelle donne, che vivevano senza Tv, senza vacanze, senza un lavoro, senza nemmeno fare tanti figli (io sono figlio unico), ma in grande accordo con se stesse, con le loro amiche e in definitiva con il mondo e con Dio.

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  15. Ormai il dentifricio (del consumismo iper-tecnologico) è uscito dal tubetto e non può più ritornare dentro: è questa la tragedia della società attuale.
    L'uomo può vivere bene senza un mucchio di cose, ma solo a condizione che non ne conosca l'esistenza (quanto meno nel suo mondo).
    Se invece una cosa è disponibile nel mondo intorno a lui, ma lui non ce l'ha, allora dà fuori di matto.

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  16. Jacopo "modelli" nel senso di classi, non di modello economico dominante; sono d'accordo che quello sia unico ma le classi sociali sono due e ciascuna ha il suo modello di futuro; tu continui come Ugo, come Luca a dimenticare che il mondo è diviso in classi sociali ; ripeto per fortuna che HANDY l'hanno scritto già ; non dico che che sarebbe banale ma se si evitasee di avere come scopo la crescita del mercato e del profitto il più sarebbe fatto; solo che voi tutti non riuscite a concepirlo, preferite pensare alla distruzione dell'umanità ma non ad una rivoluzione sociale che abolisca questo modo di produrre

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    1. "... preferite pensare alla distruzione dell'umanità ma non ad una rivoluzione sociale che abolisca questo modo di produrre."

      Penso piuttosto che noi tutti preferiremmo prevenire la distruzione dell'umanità - e il primo passo, il più impellente e importante, sarebbe appunto quello di riconoscere che stiamo andando a rotta di collo verso l'abisso con l'esplosione demografica. Cosa per es. che persino i Verdi nostrani e la sinistra (quasi tutta) nega (per la sinistra la questione demografica non è mai esistita, è uno pseudo-problema). Con la stabilizzazione e poi eventualmente un calo della popolazione si ridurrebbe il consumo delle risorse, gli sprechi, l'inquinamento. Avremmo uno stato stazionario e quasi sicuramente una più equa distribuzione delle risorse (dico più equa).
      Non so che cosa intendi per rivoluzione sociale. Io di rivoluzioni e pseudorivoluzioni ne ho le scatole piene e sono ormai allergico a questi concetti. Ma chissà, forse hai qualcosa di veramente originale e interessante da proporci.

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    2. Anch'io Sergio preferisco credere ad un ineffabile miracolo, che porti tutti aldilà di un abisso di inimmaginabile distruzione.
      Ma se dovessi dar retta a spiegazioni dove si argomenta solo in termini di denaro, di potere politico ed economico o finanziario, mi comporterei allora come un ottuso consumatore del mondo, ancora per poco, opulento e non me ne importerebbe di cambiare il mio modo di vivere.

      Invece, sono convinto per esperienza diretta con il prossimo, che l'Homo, quello ben disegnato da Leonardo dentro un cerchio ed un quadrato, vuole spasmodicamente recuperare il significato del suo passaggio in questo strano universo, profondo in ogni direzione almeno quattordici miliardi di anni-luce, e per quanto faticosamente e con riluttanza ci riuscirà.

      Marco Sclarandis

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    3. "... vuole spasmodicamente recuperare il significato del suo passaggio in questo strano universo ... e per quanto faticosamente e con riluttanza ci riuscirà."

      Recuperare o trovare? Nel primo caso, recuperare, si tratterebbe di ritrovare "l'armonia perduta" (ma come perduta, quando?). Trovare invece significherebbe più o meno "inventarsi" un senso ovvero darne uno qualsiasi ma che soddisfa (certuni e in certi periodi). Ma ci sarà un senso? Io penso che il senso sia la gioia: quando la provi, ma una vera, cioè genuina, intensa - nei rapporti personali o studiando la natura - be', stai bene, veramente bene, e tutto il resto (inclusa la ricerca del senso della vita) non conta più. Gli animali non si chiedono il senso della vita e perciò stanno meglio di noi eternamente tormentati. Ma noi siamo molto molto speciali (cervello grosso, ma non quanto il Neanderthal, e anima immortale ...).
      P.S. Secondo la Hack l'universo avrebbe "solo" 13,7 mld di anni. Mi colpì che dicesse: non sappiamo se 13,5 o 13,7. Questi astronomi sono molto precisi perbacco.

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  17. Ogni approccio laico, ragionevole e (almeno potenzialmente) efficace in relazione agli attuali problemi ecologici ed economico-sociali ESIGE che da una parte i Paesi sviluppati riducano/riconvertano i propri consumi e dall'altra i Paesi del c.d. Terzo Mondo diminuiscano il loro tasso di fecondità: si tratta delle classiche due facce della MEDESIMA medaglia!
    Ma (quasi) tutte le principali ideologie economico-politico-religiose purtroppo non riescono a/non vogliono comprenderlo e continuano a "mettersi di traverso" ovunque sia possibile...

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  18. appunto Sergio sei allergico al concetto base; la disuguaglianza è alla base del modo di produrre anarchico del capitalismo e tale disuguaglianza è l'altra faccia della crescita infinita; voi liberaloidi vedete solo questo; siete piccolo borghesi vedete solo questo mondo ma più equilibrato; invece non è questo il futuro; il futuro è senza mercato e senza anarchia della produzione ERGO senza disuguaglianza o non è; la popolazione non è il punto di partenza ma il punto di arrivo, perchè non è da considerare come un fatto neutro a se, ma come il risultato di quel modo anarchico di produrre e "RIPRODURRE" la vita sociale; solo che voi liberaloidi picclo borghesi non vedete al di là del vostro naso, del pensiero unico, del mercato, sogni di un mercato giusto ed equo mai realizzabile

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    1. Io liberaloide? Oibò, non lo sapevo, non me l'ha mai detto nessuno. E pure piccolo borghese? Credo che non sia un complimento, fa tanto Pasolini e Anni Sessanta. Come insulto non usa più. E tu come ti definiresti invece? Immagino con un termine positivo. Vorresti - ammappete - un "nuovo ordine sociale", hai detto niente, insomma la rivoluzione. Il nuovo ordine sociale mi ricorda tanto novus ordo saeclorum che è sul biglietto verde, anche il nuovo ordine mondiale di Napolitano. Mah, che dirti?
      Io sono un ex-sessantottino che è poi passato ai Verdi (come tanti ex sinistri, anche Cohn-Bendit). Mi considero ancora un Verde ma non mi riconosco nei Verdi italiani tedeschi svizzeri francesi ecc. tutti sinistroidi che si sono completamente dimenticati dell'ambiente per cui erano nati. E che se parli di bomba demografica ti danno del fascista e razzista, forse anche liberaloide e piccolo borghese.

      Grazie al modo di produrre anarchico il mondo è quello che è, nel bene e - forse di più - nel male. E grazie al quel modo siamo qui davanti al computer a scambiarci opinioni. Perché senza il petrolio e il successivo boom economico non ci sarebbero oggi tanti esemplari di sapiens sapiens, molti dei quali non fanno onore alla propria specie. Forse anche senza la tratta dei negri non ci saremmo. Ovviamente quella tratta è stata una cosa orrenda, disgustosa, ma era lo Zeitgeist - Voltaire aveva delle azioni nella tratta, chissà che non ce l'avesse anche qualche prelato in Vaticano (che del resto ebbe comprensione per il fenomeno). Si chiama l'ambivalenza dei fenomeni. Però, mi raccomando, adesso non insinuare che sono a favore della tratta degli schiavi - se no mi'incazzo. Passi per liberaloide e piccolo borghese, ma xenofobo e razzista no.

      Però completamente torto non hai nemmeno. Perché - giunti a questo punto della storia della specie umana - ormai sardine in scatola - l'anarchia della produzione non può davvero più funzionare, almeno qualche ritocco ai piani di produzione ci vorranno, chissà forse anche una nuova rivoluzione (però incruenta per favore - quelle passate a cominciare dalla Rivoluzione francese hanno fatto piuttosto schifo: cos'è stata la Rivoluzione per antonomasia, la francese, se non una oscena orgia di sangue, Robespierre e St. Just dei fanatici sanguinari che si sono meritati la fine che hanno fatta).

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    2. P.S. Non ho mai posseduto un telefonino, né un i-phone, smart-phone, non ho mai mandato un SMS, la macchina la cambio ogni 20 anni, sono vent'anni che non vado in vacanza senza essere frustrato (ovviamente non viaggio in aereo - anche per la "paura di volare" l'ammetto, ma non solo). Insomma, faccio una vita modesta, forse modestissima - eppure, sì, eppure la mia impronta ecologica è eccessiva. Che mi consigli? No, spararmi no, sii un po' più originale (e magari umano).

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    3. Come chiocciole ed aeroplani
      lasciamo opalescenti scie
      su intonaci e cirrosi elevati cieli
      protendiamo antenne fuori da gusci fragili
      sia che siamo rapidi
      o che procediamo lenti
      divoriamo voraci quanto di verde cresce
      a volte siamo solo gasteropodi
      serbatoi mai colmabili
      stomaci insaziabili
      su piedi gommosi rotolanti
      invidiosi che quelli siano ermafroditi
      a volte invece davvero dei velivoli
      portanti oltreconfini pensieri sovrumani
      di là dai limiti suggeriti dagli astronomi
      ci servirebbe compassione simile
      alla pioviggine che ticchetta umida
      per stanarci dai nostri involucri
      e insieme su gambi tronchi e steli
      quieti e saziati radunarci.

      Marco sclarandis

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  19. << la disuguaglianza è alla base del modo di produrre anarchico del capitalismo e tale disuguaglianza è l'altra faccia della crescita infinita >>

    Veramente, viene tutto da un po' più lontano: ovvero dal piccolo gene replicatore che è dentro ciascuno di noi (e dentro ciascun essere vivente).
    E' lui che ci spinge, come schiavi inconsapevoli al suo servizio, a crescere, produrre, primeggiare, sopraffare, figliare al massimo grado compatibile con l'ambiente in cui viviamo.

    Poi, se invece preferiamo credere che il mondo è cattivo per colpa del capitalismo malvagio, che deve essere abbattuto, forse la spiegazione è più gratificante; però, per questa strada, non caveremo mai un ragno dal buco.

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  20. OT

    Per chi sa il tedesco un bellissimo articolo su una donna - Helen Mirren (la straordinaria Sof'ja Tolstaia, la moglie di Tolstoi nel bellissimo film "L'ultima stazione") che non ha voluto figli ed è lo stesso felice - contrariamente a quanto insinuano tanti benpensanti, credenti e non (senza figli una donna non è realizzata, le manca qualcosa ecc.). Invece no. E poi oltretutto ben vengano in un mondo come il nostro anche quelli che non sentono il desiderio imperioso di riprodursi, ovvero di obbedire agli ordini del gene.

    http://blog.tagesanzeiger.ch/blogmag/index.php/35646/gluecklich-ohne-babykacke/

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  21. Quote: "La sovrappopolazione è un mito ed è uno strumento politico. I documentari che trattano questo argomento di solito vogliono mostrare l’apocalisse, ma io penso che sia più importante mostrare la verità."
    mi sbaglierò pure ma in alcuni contesti , anche se ovviamente non in tutti non potendosi fare di tutta l'erba un fascio, sembra semmai proprio il contrario perchè più nei paesi sottosviluppati dove ignoranza e analfabetismo regnano sovrani si riproducono alla velocità del suono, più è facile che un esercito di analfabeti che ripeterà le stesse rovinose scelte dei padri di sposarsi in età infantile manterrà grazie anche a questo il tenore di vita dei pochi avidi. L unico mito da sfatare è proprio quello che i pochi avidi appunto si trasformino per magia in dolci agnellini, come cercano di farci credere. L avidità che di punto in bianco scompare? Ma su quale pianeta? Ma se non è mai sparita in tutta la storia dell umanità! Anche se credono che l Apocalisse sia un mito, quantomeno vadano a leggerla confrontando con i nostri millenni di storia per vedere dove l avidità sia mai scomparsa, magari allora vedranno che non è affatto mitologica. L avidità si è solo manifestata in forme differenti nel corso della storia ma non ha mai smesso di essere avidità.
    per Lumen: nonostante il gene replicatore, il genere umano ha un vantaggio rispetto al genere animale perchè può usare la ragione (anche se in caso di analfabetismo è molto difficile ma comunque non impossibile) per non farsene schiavizzare. E la ragione dovrebbe di buona regola dominare sull istinto. Vero è che non si possono addossare tutte le colpe al capitalismo, storicamente sappiamo tutti che l antagonista principale del capitalismo, cioè il comunismo marxista ha fatto danni ben più gravi del capitalismo. E anche se l idea di fondo doveva essere "tutto è di tutti" sappiamo invece che nei fatti è diventato, nella Russia stalinista e nei paesi consimili "quello che è tuo è mio e quello che è mio è mio".
    Per Sergio: infatti il fine ultimo dell essere umano non è la riproduzione a ogni costo, tacciare una donna di incompletezza perchè senza figli serve solo a far sentire inutilmente di essere di serie B. se poi è una persona credente ad avere tale atteggiamento o nella migliore ipotesi è una persona di poca cultura o niente (e ce n è anche oggi) e dunque parla secondo ignoranza o non è seriamente credente o peggio non lo è affato anche se dice di esserlo (di credenti nominali ce n è). Altrimenti saprebbe perfettamente che la maternità non è il fine ultimo. Direbbe che il fine ultimo è la salvezza eterna e che nessun essere umano è in grado di completarne u altro, semmai si tratterebbe dell unione di due incompletezze. Nella migliore delle ipotesi si può dire che (ma non sempre succede) che un figlio possa rendere la vita più facile perchè si sente dire purtroppo che quando si è vecchi almeno si avrà qualcuno che si prend3 cura dell anziano, ma appunto non si può fare affidamento mai al 100% su un avvenimento umano perchè tutto può succedere, come quando un figlio si ammala a sua volta e in questo caso è il genitore anziano a doversene fare carico o il figlio lavora all estero e no può licenziarsi altrimenti a casa non mangia nessuno. Solo 2 tra svariati possibili avvenimenti

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    1. Mah, in un mondo sovraffollato penso ci sia posto sia per gli sterili che per chi "si fa volontariamente eunuco" (per il regno dei cieli o altra ragione). Lo stesso penso che sia istintivo, naturale e positivo avere o volere dei figli. Il loro esiguo numero nel primo mondo ha delle spiegazioni note (benessere, pillola, anche difficoltà economiche, mancanza di prospettiva, incertezza del futuro, disorientamento). La maggior parte degli italiani e degli europei ha uno o due figli che non bastano al ricambio generazionale. Fargliene loro colpa non ha senso e non è giusto. Se si vuole che la gente abbia più figli si devono oggi applicare misure per incentivare la natalità (Svezia e Francia hanno ottenuto così un parziale successo).

      Francesco ha fatto più volte notare che è ignobile mettere al mondo dei figli per garantirsi la vecchiaia, come sembra usi ancora in Africa. In effetti i figli non hanno l'obbligo di mantenere i genitori anziani, devono pensare a se stessi e alle proprie famiglie (esistono però obblighi legali verso i genitori anche da noi).

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  22. Bella o brutta notizia?

    http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Istat-calo-demografico.aspx



    "Il fenomeno della denatalità è stato preso in esame anche dalla Coldiretti, che dà la colpa alla crisi e parla di segnale preoccupante. [...] "La riduzione delle nascite è un segnale preoccupate per un Paese che deve tornare a crescere e - conclude la Coldiretti - deve significare un maggiore impegno a sostegno della famiglia che rappresenta il nucleo di riferimento della società e della gran parte delle imprese italiane".

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    1. Il calo demografico è un' OTTIMA notizia, ma lo sarebbe ancor di più se esso non venisse (più che) annullato dalla crescente immigrazione soprattutto afro-asiatica (vedasi gli attuali sbarchi in Sicilia) ma anche est-europea e latino-americana! Ovviamente l'autentico tragico problema è costituito dall' elevatissima natalità perdurante in molti (troppi) Paesi eufemisticamente chiamati 'in via di sviluppo' (i quali senza una robusta riduzione della propria fecondità non si svilupperanno mai)...
      Notizia molto meno buona, anzi PESSIMA (ma purtroppo si tratta di una notizia scontata, ovvero di una non-notizia) è la costante e implacabile smania natalista dei "poteri forti" economico-politico-religiosi nazionali(sti)...

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  23. "si fa volontariamente eunuco" (per il regno dei cieli)

    Chissà perchè molti di questi, chiamiamoli "Avveniristi" non comprendono che questa attuale è proprio l'epoca dove i più dovrebbero farsi volontariamente eunuchi (per il regno dei cieli) ma intanto per glorificare le opere del Padre (Eterno) proprio qui sulla Terra.

    Marco Sclarandis.

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  24. Hai ragione anche tu Marco, è vero, anche se al giorno d oggi chi si fa volontariamente eunuco spesso lo fa per ragioni di scarse finanze, il che non è comunque affatto criticabile data la bruttezza dei tempi. Perfino san Paolo a causa della bruttezza dei tempi suggeriva di non mettere su famiglia perchè chi lo faceva andava incontro a sicure tribolazioni. In netto contrasto con chi appunto spinge alla natalità sfrenata, completamente dimentico appunto di tali consigli.....Difatto la notizia di cronaca su avvenire.it potrebbe essere ancora l ennesimo tentativo di sfatatologia, pur dando agli autori o chissà forse meglio agli ideatori il beneficio del dubbio che magari ci credono per davvero al fantomatico calo (mi sbaglierò se mi sembra fantomatico?). C.P., per ridurre il tasso di fecondità dei paesi in via di sviluppo che appunto non si svilupperanno mai basta fare le uniche 3 cose che in Asia e in Africa pare non faranno mai: combattere il regnante sempreverde analfabetismo che a sua volta tratterrebbe quanto basta nei banchi d i scuola per sradicare la enorme piaga del matrimonio infantile (gran parte della fertilità deriva proprio dalla giovanissima età in cui cominciano a riprodursi) più uso di contraccettivi compatibili con le condizioni di salute e climatiche. Basterebbero e avanzerebbero e si vedrebbe allora che cominceranno a svilupparsi più seriamente. Peccato che sembrino traguardi utopistici eppure nn mi sembra tanto difficile arrivarci

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    1. Questa storia che il tasso di natalità in Africa e Asia e altrove calerà soltanto se le condizioni di vita miglioreranno (grazie all'istruzione e allo sviluppo economico conseguente) la sento ripetere spesso, ma non tiene conto del fatto che siamo in emergenza. Sarà anche vero che la natalità cala se la gente sta economicamente meglio (vedi l'Italia del boom economico del dopoguerra, e anche l'Europa, e anche la Corea del Sud ecc.), ma temo che ormai siamo fuori tempo massimo. Certo che l'istruzione è importante, e anche il benessere economico o almeno il miglioramento delle condizioni generali di vita, ma non credo che ci sia più tanto tempo, anzi sono decisamente pessimista. Ormai viaggiamo al ritmo di un miliardo di abitanti del pianeta in più ogni 12 anni circa. Fra qualche anno saremo otto miliardi (proprio ieri eravamo "appena" sette ...). Ci vorrebbero misure draconiane, autoritarie, dall'alto per frenare e stabilizzare la popolazione. Ma ci dicono che tali misure sono controproducenti (oltre che antidemocratiche, persino disumane) perché porterebbero a un tracollo per l'invecchiamento della popolazione (e chi pagherà poi le pensioni di anzianità?).
      L'iniziativa della nostra associazione Ecopop prevede una riduzione dell'immigrazione (in Svizzera) e un aumento dei fondi per la pianificazione familiare nei paesi in via di sviluppo. Il secondo punto è considerato immorale persino dai Verdi: dicono che vogliamo ridurre il tasso di natalità in quei paesi per non dover ridurre il nostro tenore di vita e la nostra impronta ecologica. Una politica "coloniale" di sfruttamento ...
      Mah! Credo che dobbiamo arrenderci, l'argomento popolazione è e resta un tabù. Per l'ONU è un diritto umano avere il numero di figli che si desidera (anche dieci), nessuno deve metterci il becco. Allora lasciamo perdere, è inutile prendersela. Finirà come deve finire. Tanto noi non ci saremo più (ma i due figli di Pardi e di altri sì, ma dovranno vedersela loro). Alzo bandiera bianca, mi arrendo.

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    2. Pienamente d'accordo sull'esigenza di combattere analfabetismo e matrimoni precoci e di introdurre/potenziare la diffusione di metodi anticoncezionali moderni e sicuri: basti pensare ai 70-80 mln di gravidanze indesiderate tuttora annualmente in atto su scala planetaria...
      Purtroppo molti (troppi) interessi economici, politici e religioso-confessionali (spec.te cattolici e islamici ... un sincero 'grazie' alle molte Chiese evangelico-protestanti che si sono emancipate dal dogma natalista) locali e globali continuano impietosamente a "remare contro" e a boicottare ogni iniziativa volta in tali direzioni: occorrerebbe soprattutto un deciso e capillare cambiamento culturale ad ogni livello decisionale e psico-sociale nel nome della ragionevolezza e del buon senso, ma non è roba che si ottenga facilmente nè in poco tempo...

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  25. Meno male che noi in Italia abbiamo un "gigante" del pensiero come il presidente della Camera Laura Boldrini.
    Le sue ultime dichiarazioni (da La Stampa web di oggi) dimostrano una capacità di visione e una profondità di analisi che noi comuni mortali non riusciremo mai ad avere:
    << Boldrini: “Diremo agli immigrati: benvenuti in un posto sicuro”
    La Presidente della Camera: “Tutte le regioni italiane si facciano carico dell’accoglienza di migranti. L’emergenza è nei loro Paesi, non da noi” >>

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    1. La Boldrini non sa spiegarsi perché sia tanto odiata per cui si affida alla:

      PSICOANALISI DI GRUPPO

      http://www.ilgiornale.it/news/interni/boldrini-si-affida-gad-lerner-rifarsi-limmagine-1028854.html

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    2. Ecco,allora perchè la signora Baldr_ini non comincia dando il buon esempio ospitandoli a casa sua?
      se ne prenda 2 o 3 se non ha abbastanza posti letto. Basta solo il gesto.

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    3. 2 o 3 soltanto? Ma coi letti a castello ne può ospitare anche una ventina o una trentina. E in pianta stabile, non solo per un breve stage in attesa di poterli scaricare sulla collettività.

      Apprendiamo da un ministro che i nuovi arrivati dall'Africa sono da considerare all'80% rifugiati per cui siamo obbligati ad accoglierli in base alla convenzione sui rifugiati. Siamo alla demenza pura.

      Che cosa c'è dietro questa invasione? La disperazione da sovrappopolazione. Ma vaglielo a dire al papa, all'ex comunista del colle e a tutte le anime belle nostrane.

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  26. quote: "2 o 3 soltanto? Ma coi letti a castello ne può ospitare anche una ventina o una trentina. E in pianta stabile, non solo per un breve stage in attesa di poterli scaricare sulla collettività. ". giusto, appunto.
    "Apprendiamo da un ministro che i nuovi arrivati dall'Africa sono da considerare all'80% rifugiati per cui siamo obbligati ad accoglierli in base alla convenzione sui rifugiati.". anche questo è vero ma l'Unione europea dovrebbe essere anch'essa obbligata a intervenire e dato che non è giusto far morire i rifugiati di guerra dovrebbe se non altro per decoro smetterla di insistere sul nostro debito pubblico, se non si deve far morire della gente è giustissimi che a livello di unione ci aiutino (e aiutino anche la Spagna che è messa uguale) a mantenerli. l'altro 20% poi, se si dovesse appurare (dico se, ci va sempre il beneficio del dubbio) che vengono unicamente per fare nuove esperienze di vita, bisogna fargli capire che il sud dell'Europa non è la casa di mamma Giovanna e la nuova esperienza di vita non va certo fatta a spese della popolazione locale.
    "Ma vaglielo a dire al papa, all'ex comunista del colle e a tutte le anime belle nostrane. " talmente belle che di fatto si può ben vedere che non li accolgono certo in Vaticano, in pratica "fate come dico ma non fate come faccio"

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  27. Massimiliano Parente scatenato contro la povera Boldrini:

    http://www.ilgiornale.it/news/interni/sparata-boldrini-immigrati-venite-italia-1029391.html

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  29. A proposito di immigrazione e demografia. . .
    Credo proprio di averlo notato solo io,che gli italiani,al contrario di quanto dice J.Simonetta in un articolo su effetto risorse,stiano diminuendo molto più velocemente di quanto si possa pensare.
    L'anno scorso il saldo naturale (demografico) è stato di 86 mila e rotti individui.
    Una cifra di tutto rispetto,solo che nei nuovi nati vengono conteggiati anche i bambini stranieri,il cui numero non viene fornito dall'istat,ma viene scritto che sono stati 2000 in meno rispetto al 2012.
    Mi son preso la briga di contorllare e ho visto che nel 2012 i nati con entramb i genitori stranieri sono stati 77 mila e rotti. Quindi nel 2013 sono stati 75 mila circa.
    Adesso se per assurdo NON ci fosse stata immigrazione in italia,noi non avremmo avuto 514 mila nati ma 449 mila.
    E di conseguenza il saldo naturale sarebbe stato di (meno) -161.000 abitanti. Numero a dir poco incredibile!
    mi riprometto di andare a vedere se certi numeri sono stati eguagliati in tempi di guerra ma in ogni modo è come se ogni anno cancellassimo dall'anagrafe tutti gli abitanti di cagliari.
    Ma la cosa più interessante,da un nostro punto di vista eh mica da quello di un pro-natalista, è che la popolazione italiana ha 16 milioni e rotti di over 65 contro 10 e rotti di giovani sotto i 20 anni.
    Quindi,a meno di macroscopici aumenti della vita media, il saldo naturale negativo è destinato ad aumentare.
    Siamo appunto entrati nella spirale demografica,nel nostro caso recessiva.
    Un gran risultato vanificato da una poltiica dei flussi scellerata.

    PS
    ovviametne i dati dell'istat sulla popolazione straniera residente in italia,sono stati manipolati per questioni politiche.

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    1. "Un gran risultato vanificato da una poltiica dei flussi scellerata."

      Una politica dei flussi? Qui si va verso il caos, altro che politica!
      Però aggiungi "scellerata" che aggiusta un po' le cose. Aggiusta per modo di dire ovviamente.

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  30. ovviamente sarebbe stato più corretto da parte mia scrivere: una NON politica dei flussi. Come sarebbe stato meglio se avessi spinto il 3 al posto del 4 ...sarebbero 439.000 e non come ho scritto (449). Infine per essere più precisi,a finchè vi sia una spirale demografica il tasso di fecondità delle italiane,anzi delle donne che vivono in italia,dovrebbe restare lo stesso delle ultime 3/4 decadi.

    Però ripeto,per il riostro obiettivo,cioè il rientro demografico,questi dati sono eccezionali. Se fosse per gli italiani noi qui dovremmo chiudere,cari miei.

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  31. Io sono convinto che la NON-politica dei flussi migratori, in Italia, sia stata una scelta dettata da tre diverse visioni, che, per nostra sfortuna, si sono sovrapposte e cumulate:

    - quella cinica della Chiesa Cattolica, che nella povertà e nell'ignoranza diffusa ci sguazza, perchè vede aumentare il proprio potere e la propria influenza.
    - quella miope del capitalismo, che vede solo le braccia da lavoro a buon mercato, senza pensare che ci sarà poi un prezzo, e che prezzo, da pagare.
    - quella infantile della sinistra buonista, tanto brava a combattere per i diritti, quanto totalmente incapace di fare analisi realistiche a lungo termine.

    E contro questa una "santissima trinità" di questo tipo, che in Italia dispone di una maggioanza bulgara, non credo che ci sia molto da fare.

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    1. Io aggiungerei un quarto elemento:

      la decisione presa probabilmente dall'UE di contrastare il declino demografico con l'immissione di nuove leve, nuova linfa, che favorirebbe anche l'integrazione degli stati europei, l'omologazione della popolazione europea Questa è a dire il vero un'ipotesi, ma tutt'altro che campata in aria. D'Alema diceva non molto tempo fa che avremo bisogno di centinaia di migliaia di nuove leve ALL'ANNO e l'invasione in atto, non contrastata a nessun livello, italiano o europeo, mi sembra eloquente. I discorsi sempre più insistiti sulla necessità dell'accoglienza da parte di tutti i personaggi di prima fila in Italia - papa, presidente della repubblica, della camera ecc. - sono contrastati da pochi. Nemmeno Grillo si espone sull'argomento: è un terreno minato, passi subito per xenofobo e razzista.

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  32. Ovviamente Lumen ha ragione su tutti e 3 i punti,tuttavia non sarei cosi "buono" con la sinistra.Non si tratta di sola dabbenagine ma di una chiara volontà di distruggere le culutre e le nazioni europee tramite immigrazione di massa (e in italia sono a buon punto) . Questo perchè la sinistra identifica nell'uomo bianco-europeo il capitalista per eccellenza,ed è quindi diventato il nemico da sconfiggere a ogni costo. Può darsi che abbia anche ragione,ma non ha mai fornito un'alternativa migliore al capitalismo e sopratutto ha contribuito in maniera determinante a creare una società materialista e dunque avida di denaro.
    Ma si pentirà amaramente anche di questo suo terzomondismo...la disgregazione del tessuto sociale porterà a una società ancora più individualista,con tutto ciò che ne consegue.

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  33. << Ma si pentirà amaramente anche di questo suo terzomondismo...la disgregazione del tessuto sociale porterà a una società ancora più individualista,con tutto ciò che ne consegue. >>

    E soprattutto saranno proprio i più deboli, ovvero coloro di cui la sinistra si erge a paladina, che ne pagheranno le conseguenze più immediate e peggiori.
    Se non è eterogenesi dei fini questa, non so che cosa lo sia...

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  34. Sul punto miopia capitalistica/braccia a buon mercato ho il seguente dubbio: non sul punto miopia tout cort ma precisamente su questo buon mercato. Come starebbe in piedi causa sindacato? siccome il buon mercato a fronte dei minimi sindacali non puó in nessuna maniera avere luogo, in che maniera il capitalismo potrebbe mai sottopagare i lavoratori stranieri, dato che facendolo e non rispettando i minimi sindacali il datore di lavoro va incontro a processi i tribunale e nel casi piú gravi anche in galera? Vero che mi si puó rispondere che é sufficiente farli lavorare in nero, si, ma una societá per azioni ma anche una srl o cooperativa, ecc. che per forza di cose é registrata, se fa lavorare in nero duplica il rischio di processi e galera (in caso mettiamo che un lavoratore in nero muoia in un incidente di lavoro) dunque chi glielo fa fare? Che poi l'imprenditore é considerato il nemico pubblico numero uno da sconfiggere pare proprio vero, le difficoltá della piccola impresa non sono certo poche

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