mercoledì 25 giugno 2014

Dialoghi fra sordi.

di Jacopo Simonetta

         Per molti anni mi sono dedicato a parlare di problemi ambientali e correlati con una varietà di persone: dai bimbi dell’asilo fino agli amministratori ed ai politici che credono di essere grandi, dai cacciatori agli ambientalisti, dai contadini agli operai, dagli imprenditori agli universitari.   Alcune volte è stato utile perché ho avuto modo di vedere le cose da punti di vista diversi dal mio.    Molto più spesso è invece stato inutile perché ognuno voleva portare a casa un risultato preciso.   Ancora più spesso è stato inutile per la presenza nel discorso di modi di pensare che definirei “autobloccanti”.   Quelli che, nella mia esperienza, ho trovato più frequenti ed esiziali sono questi:

1 – “O è così, oppure è cosà”.   capita che una determinata domanda od una situazione abbia solo due risposte possibili, ma è raro.   Di solito, le possibilità sono molto più numerose, tranne quando non ci sono alternative del tutto.   I computers elaborano i dati sulla base di una logica binaria che, entro certi limiti, può simulare la realtà, ma non mi risulta che nessuno abbia mai dimostrato che la realtà sia binaria .    Personalmente, quando mi viene posto un aut aut comincio subito a chiedermi dove sia la fregatura.

2 – “Se “A” è cattivo, allora “B” (che è contro “A”) è buono”.   E perché mai?   Assai spesso si verifica che entrambi hanno delle buone ragioni dal loro punto di vista, oppure che sono entrambi cattivi ed hanno interessi contrastanti.   Per fare un esempio limite, Stalin e Hitler hanno combattuto l’un contro l’altro letteralmente fino all’ultimo dei loro soldati.   Chi dei due avrebbe dovuto essere il buono?
Niente dimostra a priori che se uno a torto (oppure mente), i suoi oppositori debbano aver ragione (oppure essere veritieri)    Ci sono infiniti modi di sbagliare e di mentire e, talvolta, anche svariati modi di aver ragione od esser veritieri.

3 – “Questo problema si risolve in questo modo”.   Se anche fosse vero, che succederebbe intanto con tutti gli altri fattori correlati?    Spostando un peso si spostano tutti gli altri e se non se ne tiene conto si commettono necessariamente errori madornali.   Un esempio drammatico è stata la diffusione dei pesticidi agricoli.   Visto che gli insetti e le erbacce provocavano perdite sensibili di raccolto, abbiamo utilizzato la chimica per distruggerli.   Il risultato, certificato dalla FAO, è che in 50 anni il quantitativo di pesticidi utilizzato in agricoltura è decuplicato, mentre le perdite percentuali di raccolto sono raddoppiate.   E nel frattempo abbiamo reso tossiche falde acquifere e fiumi, abbiamo sterminato miriadi di organismi utilissimi, abbiamo contribuito ad elevare i costi sanitari che sono divenuti una delle più pesanti pregiudiziali sul futuro delle società.

4 – “Se questa cosa non risolve il problema, allora è inutile”.   Magari è invece utile o perfino necessaria, anche se magari non è sufficiente.   Ad esempio, sviluppare l’eolico ed il fotovoltaico non potrà mai compensare la drastica riduzione di combustibili fossili (perlomeno non con le tecnologie attuali).    Ma non per questo sono inutili, anzi!   Proprio perché in futuro avremo gravi problemi di carenza energetica, installare oggi apparecchi in grado di funzionare per 30 o 40 anni, sia pure con efficienza ridotta, potrebbe essere di vitale importanza.   La differenza fra avere poco ed avere niente è abissale, come ben sa chiunque lo abbia sperimentato di persona.

5 – “Se c’è un problema ci deve essere una soluzione”.   Forse è vero, ma allora dovremmo smettere di chiamare “problemi” tutte quelle situazioni che semplicemente sono così e così restano, ci piaccia o meno.   E sono tante.   Per esempio, il peggioramento del clima o la rarefazione delle risorse, l’incremento dei cancri, la sovrappopolazione e tante altre ancora.

6 – “Se non si può ottenere questa cosa, allora tutto è inutile”.   Perché?   Magari si può ottenere qualcos’altro che è comunque meglio di niente.   Ad es. sulla Concordia sventrata si possono fare tantissime cose: dal calare le scialuppe in mare, all’arenare la nave su di basso fondale, al buttarsi tutti in acqua gridando qualcosa e tantissime altre opzioni, alcune delle quali certamente utili proprio perché non è possibile tenere a galla la nave.

7 - “Questa volta è differente”.   Un motto particolarmente caro a chi si sta cacciando in un guaio che ha già tritato altra gente prima di lui.   In effetti, analizzando le condizioni in dettaglio, non è difficile trovare innumeri differenze rispetto ai casi precedenti, ma se la struttura fondamentale ed il funzionamento sono gli stessi, è molto probabile che anche gli esiti siano analoghi.   A questo proposito, forse l’esempio più facile è il meccanismo di formazione e scoppio delle bolle speculative.   Perlomeno dal XVII° secolo funziona sempre esattamente alla stessa maniera ed ogni volta fior di professionisti ci ricascano.

8 – “E’ sempre successo così, non cambia mai niente.”   Rappresenta l’errore eguale e contrario al precedente.   I risultati di un’azione o di un’inazione dipendono infatti dal contesto in cui l’evento si verifica.

9 – “ Vedi il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?”   Per cominciare, io mi chiederei che l’acqua sta aumentando o diminuendo.   Perché se il livello sale, anche se c’è poca acqua,  il dato tendenziale è rassicurante; viceversa, se il livello scende occorre allertarsi subito, anche se abbiamo ancora riserve consistenti.

10 – “Pensa positivo”.   Essere paranoici non è utile, d’accordo, ma neppure sforzarsi di immaginare un lieto fine ad ogni situazione è di aiuto.   Con la differenza che il paranoico, perlomeno, sarà più prudente e, forse, alla fine avrà maggiori probabilità di cavarsela.

11 – “I problemi siamo noi a crearceli”.   Questo è sicuramente vero in moltissimi casi e cambiare atteggiamento nei confronti di una situazione può sbloccare soluzioni efficaci.   Ma chi pensa che sia necessariamente sempre così non ha mai avuto un problema vero, di quelli che viceversa sono la realtà quotidiana di un sacco di gente che trova il modo di sopravvivere fra la miseria, le malattie e la violenza gratuita.

12 – “La scienza troverà la soluzione”.   Chi dice così, di solito, vuole a tutti i costi fare qualcosa che la scienza ha già ampiamente dimostrato che non si può fare.   Oppure che sarebbe molto intelligente evitare di fare.

Sono naturalmente molte altre le frasi tipo che caratterizzano le conversazioni inutili, ma queste sono quelle in cui mi sono imbattuto più di frequente.


12 commenti:

  1. E' un buon elenco degli atteggiamenti di "falsa apertura" sui problemi. Si potrebbe farne uno simile sugli atteggiamenti di "totale chiusura" cui ancor più spesso ci si imbatte, quelli che negano la natura stessa del problema o dell'impatto personale.
    Dario F.

    RispondiElimina
  2. I cinesi dicono davanti a un problema due cose (intanto riconoscono che esiste un problema):
    1) se lo sai risolvere, perché preoccuparti;
    2) se NON lo sai risolvere perché preoccuparti.
    Daniela

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche se non sono un saggio confuciano aggiungerei:
      3) Se puoi prevenire un problema POTENZIALE, perchè aspetti che questo problema diventi insolubile?
      4) Se puoi evitare di creare un problema, EVITA di crearlo.
      5) Se per risolvere un problema rischi di crearne uno più grosso, TIENITI il problema originale

      Elimina
    2. Tutto giusto vero e bello. Ma allora perché continuiamo a farci male? Siamo proprio incorreggibili, masochisti. O stupidi, altro che h. sapiens sapiens.

      Elimina
  3. Il punto è che le decisioni fondamentali della vita vengono prese in modo totalmente irrazionale. La razionalità arriva DOPO a correggere una decisione irrazionale. un esempio? la scelta se comprare o meno casa, in questi anni. LOGICAMENTE ed in modo ELEMENTARE no nconviene e non è convenuto a NESSUNO comprare casa in questi anni. QUALUNQUE casa abbiate comprato avete fatto un grave errore. Andando in affitto i una casa equivalente avreste risparmiato MOLTI soldi e questo era chiaro ed anzi certo da ANNI a questa parte ( nessuno infatti poneva in dubbio il fatto che i prezzi fossero in calo). Inoltre mentre un acquisto in un momento di calo dei prezzi può essere irreversibile ( può darsi che non si possa, anche volendo, vendere se non rimettendoci cosi tanti soldi da no poter, di fatto vendere, non avendo di che restituire il mutuo alla banca) un affitto è SEMPRE reversibile verso l'alto verso il basos o semplicemente acquistando casa, se il momento pare propizio. Quante case sono state acquistate in questi anni, diciamo dal 2007 anno in cui prezzi hanno cominciato a calare? MILIONI e magari anche la VOSTRA!! Avete CERTAMENTE buttato via una quantità incredibile di soldi, sufficienti a star ein affitto non solo in questi anni ma anche molti anni a venire,...eppure avete comprato casa...perchè i soldi in affitto sono buttati via...eppure, se avete un mutuo avete una cosa molto simile ad un affitto pluridecennale senza possibilità di recesso....almeno finchè non pagate fino all'ultima rata. Nel frattempo pagate MIGLIAIA DI EURO aggiuntivi di costi, per manutenzione straordinaria, imu etc etc etc.... tornando a bomba: SE si capisce che prendiamo le decisioni fondamentali in modo istintivo ed irrazionale TOTALMENTE irrazionale, e che solo DOPO si cercano apporcci razionali per minimizzare i rischi della decisione presa, facciamo un bel passo avanti nel capire come siamo fatti come umani... Pietro C.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dietro la mania di comprare casa si cela una manovra molto astuta.
      Se tu sei il mio inquilino e mi dai (poniomo) 800 € al mese che succede? Tu mi dai i soldi e io li spendo per fare la spesa o mandare i figli all'università, ecc. Quanti ne passano attraverso una banca? 0%.
      Invece io non trovo più inquilini perché tutti vogliono comprare e devo quindi vendere, poniamo 100.000€. Tu fai un mutuo in banca e mi dai soldi tutti insieme. Dopodiché gli 800 al mese li paghi alla banca. Io ho in mano un sacco di soldi che non servono subito e che posso fare? Li depisito in banca. Quanti soldi sono passati attraverso le banche? Il 200%. ovviamente è più complicato, ma in soldoni la musica è questa.
      Ed alla fine come ci troviamo? Tu sei inchiodato tutta la vita in quel posto: non puoi cambiare città e non puoi cambiare casa, neppure se il tuo reddito aumenta o diminuisce. Io posso solo dare i miei soldi a qualcuno che li gestisce a suo vantaggio, a me fa pagare le commissioni. Sempre banalizzando.
      E ce l' hanno venduta come una cosa molto sociale!
      C'è in giro gente molto più furba di tutti noi, ma la furbizia non corrisponde all'intelligenza e la tendenza macroeconomica mi pare che lo confermi. Alla fine, nessuno scapperà su Marte.

      Elimina
  4. Verissimo! Ancor più vero nelle scelte importanti in campo affettivo-familiare (matrimonio, figli); qui le scelte TOTALMENTE IRRAZIONALI sono di DEFAULT!!

    RispondiElimina
  5. Lo scienziato cognitivo Antonio Damasio (se ho interpetato correttamente le sue teorie) sostiene che la mente umana è guidata sostanzialmente dalle emozioni e dai sentimenti, in quanto sono questi - proprio per la loro forte intensità - a dare l'imput emotivo che modifica fisicamente le nostre connessioni neurali.
    Quello che noi chiamiamo pensiero razionale sarebbe quindi un semplice strumento interpretativo al servizio delle suddette emozioni.
    Se ho detto degli strafalcioni, per cortesia, correggetemi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. " ... la mente umana è guidata sostanzialmente dalle emozioni e dai sentimenti ..."

      È l'evidenza stessa, sono le passioni, i piaceri, i sogni, le speranze ecc. - tutte cose veramente poco razionali - che ci condizionano.
      Tuttavia possiamo riflettere, abbiamo anche questa capacità, che può indurci a modificare i nostri comportamenti, frenare le passioni, farci capire che certe aspettative sono irragionevoli ecc. Se fossimo esseri puramente razionali saremmo dei robot, delle macchine, dei calcolatori, insomma disumani. Ben vengano dunque anche le passioni, gli slanci, l'entusiasmo - e se ci rompiamo la testa la prossima volta faremo meglio.

      Perché la gente compra casa? Perché crede (fede irragionevole) che avere una casa sia una necessità, una garanzia: se crolla il mondo avrò comunque un buco dove rifugiarmi. Meno come investimento.
      Gli italiani sono proprietari (al 70%), gli svizzeri sono inquilini (al 65%). Lo Stato e i costruttori cercano d'invogliare gli svizzeri a "diventare proprietari" (in effetti però proprietarie sono le banche, a cui si versa l'affitto). Gli svizzeri finora non hanno abboccato troppo. C'è da dire che il condominio in Svizzera è stato creato nel dopoguerra, prima erano tutti inquilini e solo i ricchi o benestanti erano proprietari (della propria casa e degli immobili da affittare).

      L'ideale è la passione (senza la quale la vita non ha gusto) più l'intelligenza (anch'essa necessaria per non finir male). Ma è difficile.
      Gesù consigliava di essere semplici come le colombe e astuti come i serpenti: insomma, la quadratura del cerchio. Però come ideale a cui tendere ci può stare: devi essere intelligente (non puoi farti fregare) ma al tempo stesso devi provare empatia per il prossimo, essere alla mano, generoso, non eterno calcolatore. Se no sei un mostro.

      Elimina
    2. K. Lorenz sosteneva che sia i sentimenti che il ragionamento sono due strumenti conoscitivi ugualmente affidabili (in quanto ci danno informazioni sulla realtà circostante) ed ugualmente inaffidabili (in quanto entrambi posso facilmente essere ingannati). Consigliava perciò di usarli entrambi a pari merito. Diceva anche che lo scientismo (la pretesa che la scienza sperimentale ed il calcolo matematico possano risolvere qualsiasi problema) è una malattia mentale grave.
      Relata refero.

      Elimina
    3. In effetti, secondo Damasio aspetti logico-razionali ed aspetti emotivo-irrazionali costituiscono un po' le classiche due facce di una medesima medaglia e si sorreggono a vicenda: nessuna delle due può funzionare adeguatamente senza l'altra...
      Il neuroscienziato di origine portoghese inserisce questa sua teoria, supportata (è opportuno ricordarlo) da una serie di riscontri sperimentali, nel solco di una tradizione filosofico-scientifica minoritaria nella cultura occidentale tendente a sottolineare (contro Descartes & la tradizione platonico-cristiana) la sostanziale INSEPARABILITA' della Mente dal Corpo (e viceversa)...

      Elimina
  6. Sembra impossibile che il dualismo cartesiano corpo-mente (ormai scientificamente indifendibile) sia ancora maggioritario a livello culturale, ma i fatti sono lì a dimostrarlo.
    Ben vengano quindi gli scienziati cognitivi come Damasio a dimostrare il contrario.

    RispondiElimina