domenica 23 giugno 2013

La demografia è lo specchio della società.

L'autorevole (sono sempre così) opinionista Gianni Riotta oggi fa uso di questa bella frase per mettere a confronto i giovani Brasile e Turchia, pieni di fermenti e lanciati verso il futuro, con la vecchia Italia che difende i privilegi economici acquisiti negli anni 60-70. Può darsi benissimo che difendere quei privilegi sia addirittura un'assurdità impossibile, ma prima che i vecchi e pacifici italiani che danno vità alle manifestazioni sindacali che rattristano Riotta (e che in effetti sono un po' malinconiche) capiscano quanto tale difesa sia impossibile, Riotta, e quelli come lui che con saccenteria degna di miglior scienza ci suggeriscono i modi più intelligenti di intepretare il mondo, devono capire che una società per mantenersi giovane (gggiovane) deve essere in crescita demografica e una società non può essere in crescita demografica per sempre. Arriva il momento in cui invecchia anche se questo rattrista Riotta e i cantori dello Startuppismo. Non ci si può fare proprio nulla altro che organizzare una risposta che non può essere quella di rimettersi di nuovo a riprodursi come bestie per ringiovanire la società. L'invecchiamento della società è un transiente storico inevitabile e perfino positivo. Poi, quando avranno capito che la crescita demografica non è una virtù, ci potremo dedicare a spiegargli che nemmeno la crescita economica infinita è possibile. Ma questi sono veramente idioti o fanno da idioti?

55 commenti:

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    1. ^ quoto

      poi riotta dovrebbe sapere che il ggggiovane brasile ha iniziato già a intraprendere le stesse dinamiche demografiche degli altri paesi industrializzati,bassa natalità inclusa.

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  2. Direi 50 e 50.
    Il rapporto tra benessere economico e crescita demografica è, in fondo, corretto; il guaio è che vale solo per un breve periodo inizale di tempo.
    E' facile cadere nella tentazione di considerarlo eterno, come fanno tutti i sostenitori del BAU classico.

    Sulla tragedia dello squilibrio demografico (che si verifica quando vi è una percentuale eccessiva di giovani in una società), vorrei citare le teorie del professor Gunnar Heinsohn, che ha scritto un libro bellissimo sull'argomento (ovviamente mai tradotto in italiano).
    Una breve intervista con Heinsohn (scusate l'autocitazione) la potete trovare qui:
    http://ilfenotipoconsapevole.blogspot.it/2010/10/youth-bulge.html

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    1. Bella intervista. Ripeto che dovresti essere meno timido nel pubblicizzare il tuo blog perché è molto utile.

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    2. Grazie Luca. Vedrò di prenderti in parola.

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  3. Cari amici, se l'argomento interessa, un secondo post sul libro di Heinsohn lo potete trovare qui: http://ilfenotipoconsapevole.blogspot.it/2011/02/youth-bulge-il-libro.html.

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  4. Per quel che può valere, anche il sottoscritto, venuto a conoscenza dell'articolo di Riotta, ha inizialmente provato una reazione di insofferenza, appena temperata subito dopo dalla consapevolezza di trovarsi di fronte all'ennesima riproposizione di un luogo comune "giovanilista" e "popolazionista" (purtroppo) costantemente e acriticamente ripetuto a destra e a manca, quindi in grado di generare nessunissima sorpresa... Lo stesso si può dire di fronte alle periodiche 'fotografie' demografiche ISTAT, rig.do alle quali ogni volta inesorabilmente si riempiono interi 'cahiers de doleance' perchè il tasso di natalità indigeno NON consent(irebb)e il prosieguo di una crescita meramente quantitativa che secondo "lor signori/e" (la grande maggioranza di politici, ecclesiastici, economisti e operatori dei media nazionali) a quanto pare dovrebbe proseguire ad infinitum, anche nel bel mezzo di una crisi economico-sociale che 'lor signori/e' medesimi/e non mancano di sottolineare costantemente con toni sempre più drammatici, ad es. rig.do al tasso di disoccup.ne giovanile...

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  5. guardate invece il titolo del corriere

    http://www.corriere.it/cronache/13_giugno_25/istat-stranieri-popolazione_08cfdd42-dd7d-11e2-a264-78b7af641acd.shtml

    non ho parole!


    ps
    italia 2012
    534186 i nati vivi
    612883 i morti

    saldo naturale negativissimo per 78000 circa
    stiamo sempre a parlar male dell'italia noi italiani,ma se fosse dipeso SOLO da noi il problema sovrappolazione sarebbe già in via di rientro.

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    1. Già. E' quello che cercavamo di dire: la denatalità è una virtù. Ma qui si cozza con un tabù di quelli ancestrali. Probabilmente siamo noi i devianti.

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    2. la gente lo ha capito che la denatalità IN QUESTO PERIODO STORICO è una virtù,basta leggere i commenti all'articolo che ho postato.
      Se c'è qualcuno che parla con toni enfatici dell'alta prolificità,quelli sono i giornalisti che a loro volta hanno una linea editoriale da seguire...

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    3. Purtroppo NON tutta la gente ha (ancora) capito che la denatalità in un periodo storico come questo è una virtù: soprattutto nei Paesi afro-asiatici e latino-americani (cfr. la recente revisione al rialzo delle proiezioni ONU sulla popolazione mondiale a metà/fine XXI secolo)... ma non glielo si può imputare più di tanto, poichè spesso essa è tuttora sottoposta a una sorta di "lavaggio del cervello" da parte della maggioranza dei vari dirigenti politici, economisti, ecclesiastici e giornalisti (locali e non), tuttora ancorati (per convinzione, per convenienza o per insipienza?) all'ormai decrepito dogma secondo cui 'il numero è potenza' & le risorse planetarie a disposizione sono tendenzialmente infinite...

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    4. io ho letto i commenti all'articolo del corsera e scoprire che la maggior parte degli utenti contestava il concetto di "popolazione aumentata == cosa buona e giusta",mi ha rincuorato.

      Che poi in altre parti del mondo ci siano ben altri tassi di natalità,su questo non ci piove.Però lasciami dire che è anche un fatto culturale,non solo di incessante propaganda se in africa si fanno ancora 5 o 6 figli nella maggior parte degli stati.
      Se poi vogliamo essere più precisi la natalità del sud-america e quella dell'asia sta rientrando.Attenzione sull'asia che ci sono paesi come il Giappone o la Sud Corea,dove si fanno meno figli che da noi.Pensate che saldi demografici hanno.
      Poi all'opposto abbiamo ancora alcuni stati,che poi rappresentano l'eccezione che conferma la regola,tipo l'afghanistan che di figli ne ha + di 5 per donna.Sempre che i dati che fornisce la triade FMI,World Bank,Cia (e aggiungo io l'unfpa) siano minimamente attendibili.


      Lo studio commssionato dall'ONU, lo ho letto anche io,e penso che:

      A) La stima dei 7 miliardi di abitanti attuali non è precisa cosi come hanno sbandierato a destra e a manca,ma ce n'è forse qualche MILIARDO in più,e allora serve all'onu una pezza per pararsi il deratano un domani quando troveremo dei conti errati per difetto.
      B) è stato l'ennessimo studio commissionato per far mangiare i soliti amici degli amcici.Probabile anche questa opzione,visto che fare uno studio con previsioni fino al 2100 è una cavolata! Infatti chi di voi è in grado di stabilire l'età media dell'essere umano per quella data?
      se arrivassimo a vivere 120 anni (spero di no) possiamo arrivare anche a 15 miliardi di individui,ma che dico,anche di più!

      Lo studio c'era già ed è quello dell'unfpa (sempre ONU) e forniva 3 scenari per il 2050: alto >9.5 miliardi. medio 9 miliardi. basso 8.5
      Adesso per quale motivo abbiano voluto estendere di altri 50 anni la previsione,per me rimane un mistero.
      Fare invece una previsione da qui a 37,quasi 36,anni è già più sensato,possiamo pensare perfino di elaborare un modello,anche molto approssimativo,su quanto si allunghera' la vita media ogni anno e moltiplicarlo per gli anni che mancano a tale data.

      Ok quest'ultima parte non aggiunge nulla alla discussione,è un OT su quello studio allarmante divulgato dall'onu,che di buono ha solo il fatto di aver creato allarmismo per un problema REALE e colpevolmente trascurato.

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    5. Pienamente d'accordo sulla presenza del FATTO CULTURALE: semplicemente, lo comprendevo nel 'mainstream' costruito soprattutto dai leaders politici, economici, religiosi e mediatici (senza dimenticare le immancabili neo-femministe, secondo cui ogni promozione del birth control e del family planning va considerata un'inammissibile interferenza nell'autodeterminazione femminile della sessualità)...
      Rig.do poi alla natalità asiatica e latino-americana, sono a conoscenza del fatto che la situazione è effettivamente "a macchia di leopardo", ma non avevo la possibilità di entrare nei dettagli delle situazioni interne alle due macro-aree; senza contare che recentemente (quantomeno) due Paesi di un certo peso come l'Iran e la Turchia sono tornati a propagandare attivamente il raddoppio della popolazione...
      Le turbolenze create da un eccesso di popolazione giovane rispetto alle risorse ad es. occupazionali disponibili sono ampiamente esemplificate dalle recenti crisi nord-africane (v. anche la tesi del 'youth bulge' del prof. Heinsohn citata da Lumen)...

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  6. In effetti è così. Anche sull'Avvenire di oggi si riportano i dati ISTAT" http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/istat-record-negativo-nascite.aspx".
    L'articolo non ha commento.

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  7. Qualcuno mi sa spiegare perché uno come Piero Angela - non cattolico, non credente e a parer mio una persona ragionevole, informata, simpatica - insiste che bisogna fare più figli?

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    1. credo che questo riassuma meglio di mille parole la posizione di Angela

      https://www.youtube.com/watch?v=sBr5_N4CMFI

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    2. Video molto deludente che mi fa purtroppo dubitare dell'intelligenza di Angela. In cinquant'anni l'Africa passerà da 200 mln a 2 miliardi e nessuno si preoccupa, tutto normale giusto e bello perché sarebbe il piano della Divina Provvidenza. Sulla bordo della moneta da cinque franchi svizzera c'è scritto "Dominus providebit". Che bella cosa la fede, diceva papa Giovanni XXIII (il papa buono). Come no, la fede sposta le montagne.
      Viva la Cina, poca fede e molto pragmatismo.

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    3. Il video dice sostanzialmente: chi pagherà le pensioni?

      ed io rispondo: la disponibilità di posti di lavoro va calando,e per il futuro non si prospettano inversioni di tendenza. Ha senso preoccuparsi della mancanza di chi versa i contributi quando manca la cosa che i contributi li crea?

      A me pare avere ragione Grillo quando dice che l'era del lavoro retribuito è agli sgoccioli.
      Ma credo che i divulgatori-scientifici come Angela,il cui punto di vista oltretutto è condiviso da parecchi politici,economisti (sopratutto questi),scienziati,sia quello di chi ritiene ANCORA il nostro modello di sviluppo,quello basato sulla crescita,il migliore possibile.

      Il problema è che molto probabilmente hanno ragione,e per cambiare occorre fare scelte radicali che imporrano sacrifici a tutti (<- sul medio termine)
      Chi si prende la briga di dirlo alla gente?
      Angela non lo ha fatto
      i nostri politici idem
      gli economisti inseguono una chimera.

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  8. Tutto è relativo, anche la ragionevolezza.

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  9. << Qualcuno mi sa spiegare perché uno come Piero Angela - non cattolico, non credente e a parer mio una persona ragionevole, informata, simpatica - insiste che bisogna fare più figli? >>

    Caro Sergio, credo che il buon Piero Angela si sia limitato a seguire i ragionamenti dei demografi, i quali, essendo sostanzialmente degli statistici, sono inevitabilmente prigionieri del passato.
    Il guaio è che l'umanità, oggi, si trova di fronte a problemi che NON HA MAI DOVUTO AFFRONTARE PRIMA, quanto meno su scala planetaria, e rischia di non avere gli strumenti culturali per affrontarli.
    Pensare che i meccanismi di causa-effetto che hanno funzionato in passato possano funzionare "pari pari" anche oggi mi sembra abbastanza ingenuo.

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    1. E pensare che Angela conosceva bene Peccei e il Club di Roma...

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  10. "Viva la Cina, poca fede e molto pragmatismo" è musica per le mie orecchie, ma cosa fai davanti a una donna alla seconda gravidanza? Caro Sergio, te lo chiedo perché ad un livello altissimo di consapevolezza del problema hai sempre abbinato -almeno, questa è l'impressione che ho ricavato io- una certa moderazione nel delineare possibili risposte.
    Se la popolazione deve diminuire, e sappiamo che *deve*, la regola cinese del figlio unico deve essere applicata senza distinzioni, quello che in Cina non hanno saputo fare (sono aumentati anche negl'ultimi 30 anni). Non ci può consolare più di tanto dicendo che hanno risparmiato, a sé stessi e al mondo intero, 3/400 mln di altri infestanti esseri umani, perché comunque il totale di una plusmiliardata è mostruoso, e perché giunti a più di 7 mld come siamo, non ci possiamo permettere il lusso di una crescita contenuta. Urge una decrescita sostanziosa, ergo quella regola va applicata senza discussioni. L'anno scorso la canea urlante dei catto-fighetti si è scatenata nel suo sdegno ebete per la ridicolaggine di un feto abortito. Si sono dati pena perché uno dei 220mila che ogni giorno si aggiungono al totale si è perso per strada e farà mancare il suo contributo a mandare tutti al cimitero anzitempo.
    Per me quel feto non doveva esistere neanche in provetta (in altri termini: sterilizzazione post-portum, il primo. Solo così io darei ad un nuovo nato la capacità giuridica). Tu che dici?

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    1. Sì, purtroppo le cose non vanno bene nemmeno in Cina. Uno diceva una volta che la Cina doveva smettere di fare figli per almeno 25 anni per "rientrare" in un ecosistema equilibrato. Il fatto è che la ricetta cinese, che già comincia a far acqua, da noi è inapplicabile per vari motivi: c'è l'opposizione feroce della Chiesa e la dabbenaggine di politici, economisti, demografi, ONU e - last but not least - ci sono i "diritti umani" in base ai quali il numero dei figli è prerogativa esclusiva della coppia - che però esige aiuti di vario tipo dalla comunità per mantenere i figli (chissà presto vorrà anche il viagra gratis per essere più in forma a fare figli).
      Comunque Italiani e Italiane hanno tassi di natalità quasi cinesi (1,4) che si sono imposti da soli senza repressione nel dopoguerra: la prospettiva e la voglia di star meglio ha fatto miracoli ...
      Non mi stanco di rimandare allo studio del 1994 dell'Accademia pontificia delle scienze di cui nessuno si ricorda (è di appena 19 anni fa) o ha mai sentito parlare e in cui si raccomandavano due figli per coppia per prevenire il disastro ecologico. Uno studio che deve aver fatto venire a Wojtyla la schiuma alla bocca dalla rabbia - difatti quello studio è sparito (e gli estensori saranno stati rinchiusi e torturati nelle sentine vaticane ...).

      Un lettore - che sostiene che i limiti della crescita (economica e demografica) non esistono - stamattina ha affermato in un giornale svizzero che la Svizzera - 8 mln di abitanti - può tranquillamente ospitare altri 10 mln di abitanti senza problemi ... Per sfamare gli 8 mln attuali il paese deve importare montagne di viveri. Per il momento è possibile grazie ai soldi, ma quanto durerà ancora la cuccagna? Perché gli altri, guarda un po', hanno anche fame e probabilmente si rifiuteranno di rifornire i fottuti Svizzeri di viveri (attualmente arriva persino l'insalata dal Senegal ...).

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    2. Il fatto è che sono miracoli inutili perché ormai siamo la follia di 60 mln, ed anche al ritmo di 78 mila in meno all'anno -con la Kyenge rispedita da dove è venuta e le frontiere finalmente chiuse- resteremmo sovrappopolati per secoli. Doveva succedere prima, ora è troppo tardi. Non si rientra nel limite della capacità di carico in questo modo, l'overshoot ci ammazza prima. Ed anche in Svizzera non mi sembra siate messi meglio.
      Mi ricollego a quanto dicevi sotto: ma questi soci di Ecopop preferiscono la democrazia alla sopravvivenza? Già la democrazia attica, quella vera, era criticabile in sé (per esempio, Tucidide esprimeva delle riserve, per me, nel merito, del tutto comprensibili), non parliamo di queste stati moderni da decine o centinaia di mln di abitanti attaccati al meschino meccanismo della rappresentatività che dovrebbe dare una patente di democrazia a quello che non potrà mai esserlo. Ippodamo da Mileto, tradizionalmente presentato come l'architetto della polis democratica, diceva la città ideale dovrebbe avere 10mila abitanti. Noi abbiamo mostruosità come Città del Messico o Dacca, quale democrazia. E poi, come risolvere, col favore della maggioranza, un problemone chiamato sovrappopolazione *che è* la maggioranza stessa? Ci fosse stato un minimo di intelligenza a reggere le sorti del pianeta, questa gente non sarebbe neanche nata, ora sono la maggioranza. Neanche si può venirmi a dire che ormai questa gente c' è. L'ecosistema di questa logica dell'«ormai» se ne infischia. Non è che il fattore K aumenta perché se no affondiamo. E infatti stiamo affondando.
      Volevo portarti a farti dire questo, metodi inaccettabili dopo evviva la Cina. Qualche giorno ho appreso, con orrore, di una famiglia del sud che è arrivata al 16esimo figlio. Mi importa relativamente che in Italia cose del genere sono quasi scomparse. In un mondo con 220mila nuovi nati in più al giorno, fare 16 figli è da sconsiderati, economicamente ed ecologicamente. Non dovrebbe avvenire, mai. Ora lo stato dovrebbe caricare più tasse sulle mie povere spalle perché non ho figli e alleggerire quelle di chi ha fatto questo capolavoro? Anche se facesse il contrario, come diceva Lumen, il problema sul breve-medio termine resterebbe (e il termine lungo, secondo me, l'umanità non ce l'ha). Questi ormai sono nati. E la società e l'ambiente se ne dovranno far carico. Mentre da almeno 60 anni, dalla fine della seconda guerra mondiale, si sarebbe dovuto agire per impedirle, le nascite. Lo scorso anno, sentivo di una poveretta in Kazakistan che non riusciva ad avere figli: scoprì di essere stata sterilizzata. Disperazione, la Bbc si fece uno scoop. Mi sembra normale, in un mondo a procreazione libera (=in un mondo dominato dalla stupidità), l'intelligenza si deve nascondere. E quando la si scopre, ci fanno lo scoop: incredibile, tracce di vita intelligente sul pianeta Terra! La signora però aveva già 2 figli. Senti senti, ne voleva 4! Chi offre di più?
      Io voto per i metodi inaccettabili.

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    3. "Io voto per i metodi inaccettabili."

      La tua radicalità mi piace. Ammetto di non essere coerente - o meno radicale di te quando si arriva al dunque. Quando Sabine Wirth (quattro figli!) di Ecopop - che si è fatta un mazzo così per raccogliere le 100'000 firme per la nostra iniziativa («Stop alla sovrappopolazione – sì alla conservazione delle basi naturali della vita») su cui gli Svizzeri voteranno l'anno prossimo - mi dice che lei i metodi cinesi non li può accettare in quanto antidemocratici - be' non sono entusiasta. La sacralizzazione della cosiddetta democrazia mi lascia perplesso. La democrazia non è che un metodo per uscire da una impasse, non restare bloccati, e magari per prevenire la guerra civile. Addirittura ha ragione il papa quando dice che non si può decidere a maggioranza dei principi fondanti di una società.
      Anche la più blanda e benevola educazione intende imporre certi principi, questo è certo. I Cinesi hanno usato e usano il bastone (sanzioni, violenze) e la carota (opera persuasiva) per imporre la politica del figlio unico. Si potrebbe dire "sono cazzi loro" e le nostre critiche sono fuori luogo - visto che il problema della sovrappopolazione ce l'hanno e devono risolverlo loro e non li aiuta nessuno.

      Una notizia positiva. Nonostante la feroce opposizione di tutto l'establishment culturale, politico, economico, di Verdi e socialisti ecc. l'iniziativa di Ecopop gode di molto favore a giudicare dalle reazioni dei cittadini (lettere ai giornali). Sarà una campagna interessante. Finalmente si parlerà dell'assurdità della crescita infinita (economica e demografica).
      www.ecopop.ch

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  11. Quando si parla di calo demografico e di tutele dall'ambiente io sono uno strenuo sostenitore della c.d. TECNICA DEL PORTAFOGLIO.

    Ovvero se lo Stato non riesce ad ottenere un certo risultato solo con le leggi, i divieti e le minacce (per non parlare della semplice persuasione), allora deve provarci con una tassazione mirata.
    Quando la prendi nel portafoglio, la gente capisce subito e si comporta di conseguenza.
    Vuoi due figli ? Tasse doppie. Tre figli ? Tasse triple. E così via.

    D'altra parte lo stesso Lester Brown, nel capitolo conclusivo del suo "Piano B", indica la leva fiscale come la strada maestra da seguire per salvare la baracca.

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    1. "Vuoi due figli ? Tasse doppie. Tre figli ? Tasse triple. E così via."

      Io sarei d'accordo, solo che non riesco a immaginarmi come si possa applicare questo metodo cinese da noi. Ma te le immagini le reazioni di tutte le autorità civili e religiose, delle famiglie numerose, dei demografi, degli economisti ecc.? Chi facesse una proposta del genere passerebbe per pazzo, razzista, antiumano, anticristiano, insomma nemico del genere umano. Antiumano e anticristiano l'ho letto nel blog di Debora Billi da parte di un incrementista.
      Contro i metodi cinesi - perché antidemocratici - sono anche dei soci della nostra associazione ambientalista Ecopop.
      Effettivamente alcuni metodi cinesi sono anche violenti e inaccettabili, ma si dimentica che il successo - il relativo successo - della politica cinese del figlio unico è dovuto anche alla capillare opera di persuasione delle autorità. Ovviamente anche l'educazione e la persuasione hanno una componente autoritaria che non mi sembra molto diversa da quella dei persuasori nemmeno troppo occulti di casa nostra che vogliono farti consumare dalla mattina alla sera (se no crolla il PIL, aumentano la disoccupazione, lo scontento e il disordine sociale: chi non consuma è un sovversivo, schedato anche a sinistra, visto che anche la sinistra vuole una cosa sola: più soldi, più consumi, più produzione di cose inutili).

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  12. << La sacralizzazione della cosiddetta democrazia mi lascia perplesso. La democrazia non è che un metodo per uscire da una impasse, non restare bloccati, e magari per prevenire la guerra civile. Addirittura ha ragione il papa quando dice che non si può decidere a maggioranza dei principi fondanti di una società.>>

    Caro Sergio,
    capisco il tuo sfogo, ma permettimi di fare qualche considerazione in argomento.

    Anzitutto la vera democrazia è quella diretta, e NON la nostra malconcia democrazia rappresentativa, che viene sacralizzata dai suoi "sacerdoti" per ovvii motivi di convenienza personale.

    Sesondo: è vero, la democrazia serve sostanzialmente per garantire un ricambio al vertice senza fare ogni volta la guerra civile. Non è tantissimo, ma non è neppure poco.

    Terzo ed ultimo: mi dispiace, ma io NON sto con il Papa. Secondo me i principi fondanti di una società vengono proprio decisi dalla maggioranza della popolazione, magari in modo inconscio o destrutturato, ma sempre con la forza dei numeri.

    Per il resto, sono totalmente d'accordo con te e ti mando i miei complimenti (oltrechè gli auguri) per la vostra bella iniziativa di ECOPOP: speriamo che qualcosa finalmente si muova nelle acque stagnanti della demografia...
    Ciao.

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    1. Caro Lumen,

      nemmeno io sto col papa, figurati (fra parentesi papa è parola comune e va scritta con la minuscola - secondo la grammatica). Il papa però non ha tutti i torti nell'indicare i limiti della democrazia: non è che la maggioranza abbia sempre e comunque ragione. La maggioranza ha semplicemente il potere a tempo. Ma nemmeno la maggioranza può fare proprio tutto quello che vuole - il rispetto delle minoranze è per esempio riconosciuto.
      Il papa ovviamente si appella ai cosiddetti principi non negoziabili e per così dire eterni che addirittura precedono la formazione dello Stato (per es. sacralità della vita con conseguente rifiuto di contraccezione, aborto, eutanasia, fecondazione assistita ecc.). Per la Chiesa non è nemmeno negoziabile l'indissolubilità del matrimonio e altre cose.

      È chiaro che c'è molto da ridire sui valori non negoziabili della Chiesa (per dirne una: nonostante la sacralità della vita la Chiesa ha riconosciuto sempre E RICONOSCE TUTTORA - vedi Nuovo Catechismo - la legittimità della pena di morte). Però devi ammettere che non si può decidere tutto a colpi di maggioranza - proprio perché la maggioranza non ha sempre ragione. Non possiamo per es. rimettere in questione l'habeas corpus come fanno gli Americani (vedi Guantánamo). In teoria sì, però bisogna andarci cauti. In altre parole: maggioranza e minoranza, governo e opposizione devono avere entrambi alcuni principi e valori comuni che non devono essere messi ai voti. Al momento attuale per es. nessuno mette in dubbio che il sistema dell'alternanza ovvero il principio democratico è il metodo migliore per governare (che poi la democrazia sia un'illusione è un altro paio di maniche).

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    2. Caro Sergio, sono argomenti molto complessi e affascinanti, ma proprio per questo è un piacere discuterne qui.

      Sicuramente la maggioranza non ha sempre ragione, ci mancherebbe, però una società funziona bene solo se è coesa, ovvero nella misura in cui i suoi prinicipi sono condivisi dalla maggior parte delle persone.
      Ed i suoi singoli membri, magari senza rendersene conto, finiscono per ritenere giusto o sbagliato "in proprio" ciò che è giusto o sbagliato a livello di demos.

      La stessa Chiesa, con i suoi presunti valori non negoziabili (che, ovviamente, non sono scesi dal cielo già confezionati), è figlia dei suoi fedeli e del suo tempo, molto più di quanto vorrebbe ammettere.

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  13. Due domande

    Domanda 1

    Da quale anno, in Italia, il saldo migratorio risulta positivo?

    Qualcuno puo rendere disponibili grafici o tabelle che mostrino
    l'evoluzione, negli anni, di questo saldo?


    Domanda 2

    Nel 2012 il flusso migratorio risulta attivo di 300 mila individui
    circa.
    Nello stesso anno il flusso in entrata e' di circa 380 mila individui.

    Con numeri diversi, ma sempre corposi, questa e' la situazione
    da almeno 15 anni.

    Evidentemente, questa situazione non e' il risultato di eventi
    casuali, o della disattenzione della classe dirigente del nostro
    paese.

    Qualcuno spinge per avere un simile flusso in ingresso.

    La dimensione del fenomeno mi porta a credere che questo
    non sia il risultato dell'azione di un comitato di " volonterosi ",
    ( costruttori edili, piccoli industriali, Fiat, Caritas e simili....)
    ma sia qualcosa, voluto fortemente, dalla parte piu' profonda,
    imperscrutabile e solida del POTERE nazionale.

    Se le cose stanno cosi', se siamo di fronte a decisioni di
    vertice, (decisioni ormai di vecchia data)
    queste decisioni devono essere state prese su base razionale.

    Da qualche parte, deve esistere uno studio, un rapporto,
    che con diagrammi, frasi brevi e incisive, parole scarne,
    ha fornito questa base razionale.

    Non credo che questo rapporto sia riservato o segreto.

    Demolire questo rapporto, dimostrandone l'insensatezza
    e', credo, il primo passo da fare per cambiare la linea di azione
    che ne e' seguita.


    Vi chiedo

    Conoscete nessuno, che per posizione lavorativa nei
    centri studi di Banca d'Italia, Svimez, Mediobanca,
    e nelle molte altre istituzioni jstituzioni italiane,
    interessate alla pianificazione economica, potrebbe
    aver maneggiato ( casualmente ) studi di pianificazione
    demografica?

    Se foste voi a dover scrivere un rapporto del genere
    come lo scrivereste perche' fosse efficace ?

    E in fine

    Chi ha promosso la politica del confine aperto
    lo ha fatto perche' voleva ottenere qualcosa.

    Che cosa e' questo qualcosa?

    ( Non ditemi che hanno agito cosi per continuare
    a pagare le pensioni, ne parlatemi, vi prego, delle
    cento altre pagliuzze dorate, che i pro natalisti
    usano per promuovere il consenso . )

    Cordialmente

    Giovanni Maria Boffi
    guruni@bigfoot.com

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    Risposte
    1. posso rispondere alla prima domanda

      l'immigrazione in italia inizia tardi rispetto agli altri paesi europei,indicativamente verso la fine degli anni 90.
      I flussi che prima di allora erano stati modesti e in linea con l'emigrazione,iniziano ad aumentare.

      Casualmente proprio in quegli anni l'emigrazione italiana aveva toccato i livelli più bassi di tutto il 1900.
      Il saldo migratorio positivo inizia in questo periodo,e via via,assume cifre impressionanti,basterebbe pensare all'anno della sanatoria con più di mezzo milione di nuovi ingressi,a fronte di un saldo negativo della popolazione calcolabile sulla decina di migliaia di unità.

      Elimina
    2. "Chi ha promosso la politica del confine aperto lo ha fatto perche' voleva ottenere qualcosa.

      Che cosa e' questo qualcosa?"


      non so se è lo stesso per l'Italia ma questo è quello che è accaduto in Gran Bretagna

      http://www.storiainrete.com/8123/ultime-notizie/ex-labour-cosi-favorimmo-limmigrazione-per-distruggere-la-societa-inglese/

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    3. @ rsr

      Il brano che proponi e' molto interessante.
      Ancor più interessante e' l'originale in lingua inglese.

      Leggere quelle righe mi ha ricordato che la marea migratoria che
      ha investito l'Italia, non e' limitata al nostro paese, ma investe anche
      paesi dove la fertilita' non si e' mai allontanata dai livelli di rimpiazzo.
      ( Gran Bretagna e altri)
      Paesi dove, fole alla Piero Angela, su chi paghera' le pensioni, non sono
      proprio vendibili.

      Personalmente, resto convinto che gli ordini di scuderia a favore di
      movimenti migratori estremamente ampi e non selettivi siano stati
      basati su ragioni pratiche ( ed errate ) non su aspirazioni
      ideologiche, aspirazioni come quelle che emergono dal brano
      che ti ringrazio di avermi segnalato.

      La marea dei migranti ha cominciato a crescere a partire dall'inizio
      degli anni 80.
      Il quadro legislativo e l'apparente disattenzione che ha propiziato
      il fenomeno sono dovuti a coloro ( classi anziane ) che in quel
      momento gestivano la macchina dello stato.
      I giovani leoni di allora ( vecchi marpioni di oggi ) potevano
      essere, al più, compagni di strada, utili idioti che fanno eco al potere.

      Se vogliamo cercare nell'emotivita' non completamente razionale
      le ragioni di questi "ordini di scuderia" possiamo forse trovarle
      nel modo in cui venne percepita dalle classi dirigenti ( politiche
      ed economiche) europee la prova di grandissima resilienza
      fornita dagli USA ai rovesci politico militari, subiti in Asia dagli anni
      '50 agli anni '70.

      L'ingresso dell' India fra i non allineati, la perdita della Cina, lo
      stallo in Corea, la sconfitta in Vietnam , sconfitte tattiche,
      divennero vittorie strategiche, spezzando l'alleanza
      Cina / Russia , rallentando il processo di unificazione europea
      e facendo si che il Giappone , gigante economico, restasse un
      nano politico.

      Credo che le classi dirigenti europee, non potessero che essere
      colpite dallo spettacolo di un America che, ripetutamente,
      quasi senza sforzo, cambiava un dura sconfitta dopo l'altra
      in vittoria.

      Questi gruppi dirigenti, cercarono di capire cosa permetteva
      agli USA di compiere un simile miracolo.
      Capire per imitare.

      Alla fine, qualcuno identifico' la " spezia della vittoria "
      nella politica del confine permeabile.

      Potrebbe essere andata cosi, se il potere si muovesse
      spinto da ideologie e sensazioni.

      Ma il potere si muove spinto da FATTI.

      Cordialmente

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  14. Così su due piedi posso dirti solo che il saldo migratorio italiano diventa positivo nel 1973. Da quel momento è un *+* sempre più grande e senza soluzioni di continuità. Ricordo di quando studiavo sul testo di geografia politica di Pasquale Coppola. Comunque se cerchi su google, caritas & co. confermano.

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  15. Non credo che i flussi migratori siano pianificati da qualcuno, né che le classi dirigenti dell'Italia e di altri paesi occidentali abbiano deliberatamente intrapreso una politica delle frontiere permeabili per fini occulti. Semplicemente l'esplosione demografica continua a livelli insostenibili per le risorse locali in Africa, medio-oriente e in Asia (continente indiano) e la popolazione in eccesso si sposta verso i luoghi con più risorse (occidente). Per l'Africa si prevede una popolazione di 4 miliardi per il 2100, il che significa la migrazione di decine di milioni di africani nei prossimi decenni verso l'Europa. Spostamenti quasi simili si prevedono per il continente Indiano. Nessuno controlla niente, anzi il problema è proprio questo. Arginare i flussi migratori è pressoché impossibile: non serviranno né barriere né flotte schierate. Per salvare la natura residua e il pianeta abbiamo una sola strategia: ridurre la natalità generale e locale. I mezzi per farlo non mancano, ad esempio legare gli aiuti ai paesi sottosviluppati a politiche di controllo demografico, di istruzione e liberazione delle donne, di igiene della gravidanza, ecc. Utili anche accordi di accoglienza di migranti per quei paesi che assicurano il controllo demografico e così anche per gli scambi commerciali. Ma dobbiamo combattere contro vari nemici, in primo luogo l'ignoranza del problema che ancora presso di noi è forte. Poi ci sono le varie chiese con il "crescete e moltiplicatevi", gli interessi dei grandi poteri finanziari che nella crescita della popolazione vedono occasione di moltiplicare i consumatori. Infine i governi locali che nella crescita demografica vedono la possibilità di contare di più e di politiche di potenza.

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    1. Finalmente un discorso che io definirei sensato. Siamo il confine sud dell'Europa con più esposizione verso l'Africa. E la UE che cosa fa? Niente....a dimostrazione, se non bastasse, di quanto poco conta la nostra classe politica in quella sede.

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    2. Quoto Agobit al 100 %.
      Purtroppo l'Italia, dal punto di vista geografico (e purtroppo anche politico-culturale) non è messa per nulla bene.

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  16. Non credo proprio che arginare i flussi migratori sia impossibile.
    Sud Coreani e Giapponesi dimostrano il contrario. e stanno demograficamente peggio di noi...

    Non parliamo degli israeliani che hanno alzato un muro per scongiurare quella dall'egitto via sinai.

    Assurdo poi dirsi anti-natalisti e spingere affinchè gli italiani faccianno meno figli,quando poi si accetta in maniera fatalista che miliardi di persone provenienti dall'estero non solo vanifichino tutti gli sforzi fatti per ridurre la popolazione,ma che ti sommergano.

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    1. Sono d'accordo. Se accettiamo quel che dice Agobit: "Arginare i flussi migratori è pressoché impossibile: non serviranno né barriere né flotte schierate" allora possiamo anche spararci.
      Oggi il papa ha lanciato un grande segnale politico a Lampedusa: l'Italia e l'Europa si aprano (ancora di più?) ai cosiddetti migranti che sono in realtà - mi dispiace - invasori. Ha ufficialmente benedetto la politica delle porte aperte, dell'abbattimento delle frontiere. E proprio in un periodo di grande sofferenza anche per gli Italiani e la maggior parte degli altri stati dell'UE.
      Papa Francesco denuncia la globalizzazione dell'indifferenza. Fa il suo mestiere che non gli costa niente, anzi. Visto che nessuno più crede nelle fole del cristianesimo bisogna puntare sull'umanitarismo per attirare consensi. Questo papa è "peggio" del predecessore: non per niente invita i cattolici a scendere in campo ovvero in politica, a farsi sentire, ovvero a sostenere il papa.

      È vero che "noi" (Americani, Canadesi, Europei, Giapponesi e Australiani) stiamo meglio, molto meglio di altri. È forse la nostra cattiva coscienza che ci impedisce di difenderci? Parliamone, ma mettiamo per favore tutte le carte sul tavolo, anche il problema dell'esplosione demografica. Come, signor Bergoglio, l'esplosione demografica è una balla, c'è posto e da mangiare per tutti? Be', allora non è una persona seria, mi dispiace. Buon proseguimento, buon papato con annessa "cannonizzazione" (ormai si fanno santi tutti i papi, mentre nei precedenti quattro secoli hanno elevato alla gloria degli altari solo due papi).

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  17. Sono ovviamente d'accordo sulla necessità di arrestare l'eccessivo flusso immigratorio che, secondo statistiche ufficiali, porta ad un aumento annuo di circa 350.000/400.000 residenti sul suolo italiano, già afflitto da alta densità demografica, cementificazione e antropizzazione massiccia. Considerando il quoziente netto tra nascite complessive di cittadini e residenti e dei morti, la popolazione italiana aumenta di circa un milione ogni due anni. Con buona pace dei cattolici e delle prefiche dello spopolamento e delle culle vuote in Italia. Il problema è che finora nessuna politica, fattibile in Europa, è riuscita a produrre non solo una risoluzione, ma neanche una riduzione del fenomeno immigratorio. Corea e Giappone sono realtà molto distanti e in contesti geo-politici fortemente diversi dai nostri. Il nostro destino dei prossimi anni non va letto nella situazione coreana o giapponese, ma in quella francese e tedesca: una società multietnica e una popolazione di immigrati in forte crescita. Anzi, visto come vengono gestite le cose in Italia, in forte e caotica crescita. A fermare barconi e clandestini non è servita la Lega nè le quote, né gli accordi internazionali, né proclami minacciosi. Qualcosa potranno fare gli accorsi all'interno dell'Unione Europea sulla distribuzione dei flussi. Ma il fenomeno migratorio è epocale e inarrestabile. Per questo dobbiamo guardare al pianeta nel suo complesso e lottare perché la coscienza della necessità del controllo dei tassi di natalità si estenda e si rafforzi. Possiamo agire in maniera efficace solo sui tempi lunghi. Sui tempi brevi possiamo solo fare politiche di contenimento che -tra l'altro- sono estremamente contrastate sia dal Papa che dai demogoghi dell'antropocentrismo.

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    1. «Ma il fenomeno migratorio è epocale e inarrestabile.»

      No, è voluto dai nostri politici, a cominciare da quelli di sinistra che hanno tradito la classe operaia (tutti gli ex comunisti che hanno fatto carriera con la lotta di classe sono oggi benestanti - a cominciare dall'inquilino del Quirinale - e non hanno più niente in comune con la gente comune che non arriva alla fine del mese). La Chiesa fa i suoi affari: nella valle di lacrime e nel dolore ci sguazza, la gente felice o anche solo serena non le piace perché la gente felice non sa che farsene degli uccelli del malaugurio e delle consolazioni spirituali (messe, rosari, vie crucis, pellegrinaggi e robe del genere).

      Io sento parlare dalla mattina alla sera di una sola cosa: crescita, crescita e crescita. Oggi il Giornale sogna di una ripartenza dell'edilizia: ci sarebbero 450'000 nuovi posti di lavoro, che cuccagna. La cementificazione dell'Italia è fortemente voluta.

      Ci dicono che gli Stati non contano più niente, che la sovranità è un mito. Dunque anche l'identità - mia e tua - è un mito: siamo tutti intercambiabili, uno vale l'altro, l'importante è produrre e consumare (fino a esaurimento delle scorte).





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    3. Immigrazione inarrestabile??

      leggo dal giornale di oggi che tratta dello sbarco di cladestini a lampedusa:

      "le motovedette italiane hanno raccolto i barconi carichi di immigrati a 90 miglie nautiche dalle coste italiane"

      90 miglia nautiche ?
      in pratica sotto le coste tunisine.

      Cioè li andiamo a prendere a domicilio gli immigrati,gli stessi che malta ha cominciato (giustamente) a rispedire indietro.

      Oltretutto se anche fosse impossibile arginare del tutto l'immigrazione irregolare ,c'è sempre lo strumento del rimpatrio.

      Ma

      1) Manca la volontà politica.
      2) non siamo più un paese sovrano. -spiego sotto-

      Sul fatto che le leggi fin qui messe in campo per contrastare la massiccia immigrazione siano risultate insfuccienti...beh....noi crediamo di vivere in una rep. parlamentare,ma se da questo escono leggi che contrastano contro le norme,direttive, regolamenti e trattati europei (EU),questa viene respinta.

      Quindi se io dico che i migranti vanno rifoncillati in mare,prima che tocchino le coste italiane,e rispedite indietro,E QUESTO COZZA con le direttive europei,non ci puoi fare nulla.

      Per fare un ulteriore esempio ti basta un ricorso alla corte di giustizia dell'Unione europea per far si che qualsiasi respingimento di migranti,non conforme ai protocolli siglati fra i vari stati membri,sia stigmatizzata e il paese venga indagato per infrazione,con conseguente multa da pagare.
      La nostra attuale presidente della camera ci ha costruito la sua carriera cosi.

      Mi spiace buttarla in politica ma... se chi,sia pur in maniera insufficiente,cerca di fare qualcosa per combattere l'immigrazione,si trova poi le mani legate da ORGANISMI SOVRANNAZIONALI NON gli si possono addossare tutte le colpe.
      Siamo un paese a sovranità limitata...non solo quando ci impongono di comprare degli inutili caccia...

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  18. Perfettamente d'accordo con Kio e Sergio. In particolare con quel "possiamo anche spararci" se arginare l'immigrazione è impossibile. Siamo sovrappopolati *noi*, Italia ed Europa. Logica vorrebbe che non ci fosse nessuna accoglienza qui, perché qui non c è nessuno da accogliere. Come tutti gli altri fenomeni sociali, anche l'immigrazione deve avere una fine. Non è che siccome c è "sempre" stata, allora ci sarà sempre. La saturazione delle risorse dei paesi "d'accoglienza" impone di farla finita. Anche sugli ex-comunistelli oggi tutti ben sistemati e sulla Chiesa, Sergio ha ragione da vendere. La politica ecclesiastica, che gioisce della bomba demografica, il discorso del papa sui posti disponibili per tutti questi miliardi di ominidi in libera moltiplicazione, la sua esibizione a Lampedusa: sono una vergogna.
    Come lo è promettere un paradiso dopo la morte a chi farà come dice lui, lo è anche trarre partito dalla crescita della popolazione che sta distruggendo il pianeta. E non è che se i mezzi (?) messi in campo finora dalla ridicola UE non sono serviti a niente, allora non c è niente da fare. E' la sottocultura di fondo a essere sbagliata. Se il valore di riferimento, non negoziabile, è la vita di ogni singolo immigrato, allora è inutile. E' lo Stato che deve muoversi. Se ammettiamo di essere al mondo, minimo minimo, 3 volte in più di quanto dovremmo, e che la crescita demografica è finita sotto controllo, è ovvio che questo controllo dobbiamo ripristinarlo. Quello che prima la natura faceva da sola, oggi va fatto dall'uomo. Pertanto occorre una regola. Come quando si compra una macchina: non è omologata "ad libitum", non ci possono stare dentro più di tot persone, neanche se sono africani cui la nostra debolezza impedisce di chiedere conto delle loro prolificità selvaggia. O come quando si occupa una camera d'albergo. Quante persone devono vivere in Italia? Così, per saperlo.

    "Assurdo poi dirsi anti-natalisti e spingere affinchè gli italiani faccianno meno figli,quando poi si accetta in maniera fatalista che miliardi di persone provenienti dall'estero non solo vanifichino tutti gli sforzi fatti per ridurre la popolazione,ma che ti sommergano". Più che vero, è Vangelo.

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  19. Ma visto l'entusiamo (ipocrita ?) di Papa Francesco sui migranti, perchè non trasferisce lo Stato del Vaticano, con tutti i suoi addetti, direttamente a Lampedusa ?
    L'Italia ne sarebbe grata, ed i cardinali, trovandosi finalmente in prima linea, potrebbero adoperarsi a tempo pieno per realizzare il loro grande sogno di povertà universale.
    E poi, abbandonare lo sfarzo decadente di San Pietro, consentirà alla Chiesa, tornata veramente povera, un nuovo grande rinnovamento spirituale.

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    1. io proporrei anche di far entrare tutti i migranti in città del vaticano.

      e invece no..... la chiesa dice "venire,venite....." ......"ops, aspettate:venite,ma non qui in vaticano..bensì lì, in Italia".

      Comoda la vita,vero chiesa?
      Sono delusa.
      Qui si vive male e a loro non gliene frega niente.
      Io capisco l'avere compassione e pietà per i migranti,però caspita non si dice loro di fare meno figli, si deve solo accogliere il loro surplus demogrfico e basta.

      E l'Italia (e il mondo)diventano più densamente popolti..e l gente comune vive peggio..ma dove andremo a finire?

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  20. Guardatevi questo video di Ezio Mauro, direttore di Repubblica: semplicemente vergognoso, e detto da una persona con uno stipendio da nababbo:

    http://video.repubblica.it/rubriche/repubblica-domani/il-viaggio-del-papa-tra-gli-ultimi-schiavi/134270/132810

    Ormai sono tutti buoni e papisti, viva l'accoglienza, abbasso i "conservatori" italiani (parole di E. Mauro), ovviamente razzisti.

    Agobit: anche tu ammetti che non possiamo farci sommergere da centinaia di milioni di asiatici e africani, che qualche paletto bisogna pure metterlo. È quello che persino le Boldrini, Bonino, Kyenge e persino papa Francesco riconoscono: il caos non giova a nessuno, nemmeno alla Chiesa che anzi corre non pochi rischi nonostante l'alleanza delle fedi. E infatti anche gli "aperturisti" (piuttosto masochisti) ritengono che il fenomeno dell'immigrazione-invasione possa essere gestito "regolando i flussi migratori". Vorrei proprio sapere cosa significhi per questa gente "regolare i flussi". A norma di logica dovrebbe significare: quest'anno possiamo accogliere tot immigrati e non uno di più, stop, non si discute.
    Regolare i flussi significa dire a chiare lettere che l'Italia e l'Europa non possono farsi carico del surplus demografico africano e asiatico. Gli Stati africani e asiatici sono felicissimi di sbarazzarsi di tale surplus e sono restii a riprendersi i loro connazionali fuggiti, apparentemente non molto amati. E i razzisti saremmo noi! Ma parlare di surplus demografico è per il papa gesuita un oltraggio all'umanità.

    Questo sarà un papa politico, più del farfugliante Ratzinger. Del resto la Chiesa non ha alternative: deve ridiventare in qualche modo protagonista e visto che la fede non può più imporla a martellate in testa non le resta che "buttarsi a sinistra" e invocare persino tenerezza per i dannati della terra. Di questo passo diventeremo tutti dannati: a chi giova? Si può discutere su una distribuzione più equa o semplicemente equa dei beni della terra (cosa non facile, ma possibile - con molta buona volontà). Ma se fra dieci-dodici anni ci sarà un altro miliardo di bocche da sfamare, e poi un altro miliardo e poi un altro ancora ecc. la distribuzione si farà sempre più difficile e scontenterà per forza e a ragione qualcuno.

    Com'è bello vedere gli ex comunisti e atei andare a braccetto col papa! Quello del Quirinale non si stanca di sottolineare il ruolo fondamentale della Chiesa per l'Italia (ma glissa sull'omofobia della Chiesa), un altro - il velista d'Alema - è diventato nobiluomo pontificio ...


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  21. Sergio. Come se non bastasse oggi si tenta di ampliare a dismisura il concetto di profugo (operazione che fu fatta con una legge al tempo del governo Prodi in cui era "profugo" chiunque provenisse da stati con governi non democratici, in pratica tutti...). Come puoi leggere a questo indirizzo:
    http://lastampa.it/2013/07/05/scienza/ambiente/focus/che-fare-di-milioni-di-migranti-climatici-6riIcMf4SxLZ8K0ZUe8hhM/pagina.html
    secondo l'articolo bisognerà presto ampliare per legge il concetto di profugo ( che ovviamente non si può respingere ma deve essere accolto ) a tutti coloro che provengono da aree del pianeta soggette a disastri climatici o ambientali, inquinamenti, desertificazioni, inondazioni ecc. ecc. Attualmente sono già 32 milioni i richiedenti.
    La deriva nichilista per la civiltà occidentale vede al primo posto il Papa come dimostrato dal triste spettacolo a Lampedusa, un forte richiamo a nuovi migranti. E' forse una nemesi storica che la Chiesa, che diede origine all'occidente, ne sancisca la fine. Oltre ad una sinistra che nella distruzione dei nostri valori vede una via semplice e rapida per l'affermazione dell'ideologia egalitaria nella sua concezione estrema (salvo conservare per alcuni suoi rappresentanti l'esclusività di una nuova elite che prospera vedendo crescere megalopoli e bidonville da barche, isole esclusive, ville immerse nel verde residuo ben difese e videosorvegliate)..
    Ma dopo aver riconosciuto tutto questo ti domando cosa fare. Ti sembra che siano possibili comportamenti come la chiusura delle frontiere, flotte armate sui mari, aerei a sorvegliare linee che sono permeabili senza rimedio? A parte gli australiani in un paio di occasioni e Zapatero nessuno ha avuto -giustamente- il coraggio di sparare sui clandestini migranti. La soluzione non può stare lì, anche perché non sarebbe tollerata (giustamente) dalle istituzioni internazionali a cui apparteniamo.
    La soluzione è, e non può essere altro, che planetaria. Ormai i tassi di natalità elevati non minacciano solo le nostre coste ( questo è in fondo MOLTO secondario) ma la sopravvivenza del pianeta. E QUI POSSIAMO INTERVENIRE. Le istituzioni internazionali dovranno occuparsi del problema, molto presto. Insieme alle emissioni di CO2 e inquinanti si dovrà per forza parlare dell'eccesso demografico che ne è l'origine. I paesi che lo favoriscono con tassi di natalità a due cifre ( gli stessi da cui spesso partono i migranti) dovranno dare spiegazioni. Dovranno essere sanzionati se non provvedono. E' necessario un cambio di mentalità. E molto di pende dalle opinioni pubbliche, anche da noi che -ancora infima minoranza- abbiamo preso coscienza del problema e dobbiamo lottare per diffonderla....

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    1. @ Agobit

      SÌ, penso che sarebbe possibile chiudere le frontiere - come tu chiudi la porta di casa e non fai entrare nessuno e se qualcuno ci prova chiami la polizia: la violazione di domicilio è ancora reato. E anche la violazione del nostro territorio era fino a ieri un reato, non per niente avevamo anche un esercito per difenderlo (oggi si preferisce mandarlo a combattere le guerre degli Americani in giro per il mondo). Ci sono dei begli spiriti italiani che sostengono che l'Italia non è degli Italiani: per me questi sono suonati ad essere benevoli. È come dire che casa mia non è casa mia, tutti si possono accomodare, specie i poveretti senza dimora e senza conto in banca. Mi sembra che stiamo perdendo il ben dell'intelletto (o l'abbiamo già perso).

      Come uscirne? Come ho detto nel mio post precedente e come propongono i buonisti stessi: regolando i flussi, ma regolandoli davvero, non a chiacchiere. La deplorevole esibizione papale ieri a Lampedusa - applaudita da tutto l'establishment italiano e dai media, ma non dalla gente, basta leggere le lettere ai giornali - è invece un invito indiscriminato e assurdo all'accoglienza di chiunque abbia voglia di venire in Italia perché in cerca di una vita migliore.
      E se gli invasori (è ora anche di usare le parole giuste, finiamola di parlare di migranti, immigranti, immigrati) non la vogliono capire dovrebbero essere rimpatriati con la forza, inutile girare in torna al problema, voler evitare certi termini. Tutte le strade portano a Roma, ma se tutti vengono a Roma Roma sarà distrutta. Com'è possibile rinunciare ai propri diritti, alla propria casa, alla propria identità, alla propria cultura, lingua, storia? Non è assurdo che tutti questi stranieri debbano studiare la Divina Commedia e leggere Manzoni?

      Gli immigrati italiani in America, in Svizzera, Germania ecc. erano richiesti da questi paesi e si sono integrati (anche se erano a volte molto malvisiti, ne so qualcosa io qui in Svizzera). Inoltre la densità di popolazione negli USA è ancora oggi credo di 9 abitanti per km2. Le emigrazioni di un tempo non sono paragonabili alle migrazioni attuali. Le migrazioni attuali sono paragonabili piuttosto alle invasioni barbare che i Romani non potevano contrastare. Ma ai tempi di Giulio Cesare la popolazione mondiale era costituita sembra da circa 300 mln di abitanti! Inoltre i popoli barbari che invadevano l'impero erano costituiti in genere da piccole entità di forse diecimila persone, non erano centinaia di migliaia o addirittura milioni. Oggi siamo di fronte a una realtà diversa.

      (continuazione nel post successivo)

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    2. (continuazione del post precedente)

      Ripeto - con le anime belle: sì, regoliamo i flussi, ma regoliamoli davvero. Personalmente sarei per il respingimento di tutti quelli che oggi arrivano in questo disastrato paese che è l'Italia, compresi i cosiddetti richiedenti asilo. Ormai si dichiarano tutti rifugiati politici. Bisognerebbe rivedere anche le convenzioni internazionali sul non-refoulement (divieto di respingimento di rfiugiati e richiedenti asilo). La maggior parte di loro non sono profughi o richiedenti asilo, ma imbroglioni che le tentano tutte per introdursi in casa nostra. La Svizzera spende miliardi di franchi - MILIARDI - per studiare i casi di tutti gli imbroglioni (nemmeno al 10% è riconosciuto lo status di rifugiati, ma poi lo stesso restano, perché qui e perché là ecc.). Io proporrei che l'ONU rifonda gli Stati dei costi per appurare lo status dei falsi richiedenti asilo che devono poi essere tassativamente rimpatriati. Anche i buonisti alla Boldrini dovrebbero contribuire al risarcimento degli Stati.

      Siamo in guerra o in una pre-guerra. Bisogna difendersi, se no tanto vale: ammainiamo bandiera e suicidiamoci pure.

      Un modo però non cruento e anche umano di far capire ai milioni e milioni di poveri che non possono venire a distruggere l'Italia e l'Europa aggravando la sorte anche degli autoctoni sarebbe una dichiarazione dell'UE - visto che l'Italia non è più sovrana - che sancisca la necessità del rimpatrio per i migranti non autorizzati a risiedere nell'UE.
      Se non ce la sentiamo di difenderci, di far valere i nostri diritti, siamo ovviamente condannati.
      Le anime belle - Boldrini, Kyenge, Bergoglio, Napolitano, Vendola, Ezio Mauro ecc. ecc. ritengono che il reato di clandestinità sia un obbrobrio giuridico. Secondo loro nessun uomo può essere dichiarato clandestino (è anche uno slogan dei buonisti svizzeri - gli imbecilli sono dappertutto!). Aboliamo allora l'esercito invece di acquistare gli F35. Poi aboliamo anche la polizia perché l'uomo è sostanzialmente buono e se ruba e ti entra in casa lo fa per necessità, bisogna capirlo.

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  22. Certo che è accettabile rispedirli indietro,cosi come chiudere le frontiere.

    Non capisco il problema.

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