Ho scritto questo libro per due motivi, il primo motivo, quello scatenante è la reazione nei confronti di coloro che vorrebbero far passare un interesse privato e circoscritto per un interesse generale. Qui parlo ovviamente dei vari agenti di public relations delle compagnie petrolifere a cominciare dall'ex presidente del consiglio Romano Prodi che in diversi interventi ha sostenuto che procedere ad estrarre (cioè a far estrarre dai suoi amici petrolieri) le ultime gocce di petrolio e le ultime bolle di gas nel nostro sottosuolo è di grande importanza strategica per l'economia del paese. La seconda ragione per cui ho scritto è che ad un certo punto, dopo un po' di anni che uno studia, o cerca di comunicare quello che ha studiato o si sente inutile. Quindi la querelle sulle riserve italiane è stata in fondo per me una scusa per parlare dei limiti delle risorse petrolifere e rinnovare il dibattito sulla base energetica della nostra società affermando che, come ha detto qualcuno, è meglio abbandonare il petrolio prima che lui abbandoni noi.
Bravo Luca, hai fatto benissimo.
RispondiEliminaE - tanto per cominciare - complimenti per il titolo, che si fa notare e incuriosisce.
Grazie Lumen. In effetti sono partito dal titolo. :-)
RispondiEliminaNon ultimo il fatto che sono veramente stufa di essere continuamente ricattata su forniture varie di petrolio o gas. Avere tutto il sole che abbiamo e non usarlo.
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RispondiEliminaCiti Romano Prodi ma non è che Renzi, la Guidi e Orlando, o Berlusconi, Scajola e la Prestigiacomo la pensassero diversamente.
EliminaSono tutti pro-fonti fossili e pretendono di limitare i danni di queste grazie al nucleare.
Onestamente dobbiamo riconoscere che solo Pecoraro Scanio, e adesso Grillo si sono schierati da sempre e senza ambiguità a favore di una politica che incrementi le rinnovabili in Italia.